sabato 25 giugno 2011

Mozione sui rifiuti

La raccolta dei rifiuti a Castel Madama avviene col vecchio sistema dei cassonetti e delle campane, un metodo superato che ingombra e sporca le strade e le piazze, riempie le discariche non consente di raggiungere alte percentuali di raccolta differenziata e di riciclaggio.
La precedente amministrazione comunale ha lavorato per introdurre anche nel nostro paese i sistemi più innovativi di raccolta non più stradale, ma domiciliare dei rifiuti, differenziati dalle famiglie e ritirati per tipologia direttamente a casa.
Il lavoro svolto in questi anni ha portato ai seguenti risultati:
  • il 6 maggio 2011 sono iniziati i lavori per la costruzione dell’isola ecologica (più propriamente chiamata Centro comunale raccolta rifiuti differenziati) sopra la galleria S. Quirico della A24, ma subito dopo essi si sono fermati, nonostante il contratto preveda che i lavori devono concludersi entro 17 settimane ( prime di settembre 2011);
  • il 6 giugno 2011 è stato firmato il contratto con le due imprese che, insieme, hanno vinto l’appalto del servizio di igiene urbana (raccolta dei rifiuti). Nei primi cinque mesi le ditte devono svolgere il servizio tradizionale, migliorando la pulizia dei cassonetti (?), la raccolta dei rifiuti abbandonati (come sta in parte avvenendo) e quella degli imballaggi di cartone (che invece procede a singhiozzo. Inoltre in questi 5 mesi le ditte devono compiere tutte le operazioni necessarie affinché all’inizio del sesto mese (primi di novembre 2011) cominci effettivamente la raccolta domiciliare dei rifiuti, il porta a porta.
La mozione, che l'UNIONE di centrosinistra ha presentato in data 24/06/2011, ricostruisce nelle premesse il lungo e complesso iter che ha portato agli appalti dell’isola ecologica e del servizio di raccolta porta a porta; ricorda che questi sistemi innovativi sono indispensabili per raggiungere e superare il 50% di raccolta differenziata prevista dalla legge; precisa quali sono le azioni che il comune e le ditte appaltatrici devono compiere in questi mesi; impegna il sindaco e l’amministrazione comunale ad adempiere agli atti di propria competenza e a controllare che le ditte rispettino gli obblighi contrattuali assunti e i relativi tempi di realizzazione; a proseguire le Giornate ecologiche fino all’apertura del Centro di raccolta: la prossima, a sei settimane dall’ultima, dovrebbe essere organizzata per sabato 2 luglio 2011 e poi a settembre; a modificare il Regolamento Albo comunale dei compostatori per consentire l’iscrizione anche ai cittadini che vivono nel centro urbano, a riferire periodicamente alla Commissione consiliare II l’andamento dei lavori del Centro comunale di raccolta e lo svolgimento delle operazioni preliminari all’avvio del servizio domiciliare di raccolta dei rifiuti.

Il testo integrale della mozione è disponibile sul seguente link documentale:

Mozione sui rifiuti (24/06/2011)



Nuovi problemi per la scuola dell'infanzia

La scuola dell’infanzia di Castel Madama sta vivendo un periodo di difficoltà, da quando, 6-7 anni fa, a causa di una eccezionale diminuzione dei nati nel 2000, il Ministero della Pubblica Istruzione ridusse il numero di insegnanti di due unità, sopprimendo di fatto una delle nove sezioni.
In questi anni si è compensata tale difficoltà facendo frequentare le due sezioni del Sales da bambini 3, 4 e 5 anni d’età.
Ma adesso la situazione è diventata insostenibile. Infatti le iscrizioni dei bambini di tre anni alla scuola dell’infanzia per l’a.s. 2011-2012 sono 84 e, seppure si portasse il numero di alunni per sezione al massimo consentito e si trasformassero tutte le 8 sezioni in eterogenee per età, comunque alcuni bambini o già quest’anno o nei prossimi anni potrebbero non trovare posto.
Sarebbe la prima volta a Castel Madama che alcuni bambini non potranno frequentare la scuola dell’infanzia andando a formare una lista di attesa.
La mozione, che l'UNIONE di centrosinistra ha presentato in data 24/06/2011, ricostruisce nelle premesse la vicenda e impegna il sindaco e l’amministrazione comunale a mettere in atto tutte le iniziative possibili presso il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca scientifica, presso il Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, presso il Dirigente Ufficio X Ambito territoriale per la Provincia di Roma, affinché in sede di organico di fatto vengano assegnati all’Istituto comprensivo di Castel Madama altri due posti di insegnante di scuola dell’infanzia per consentire la formazione della nona sezione e garantire il diritto alla scuola a tutti i bambini di Castel Madama.
Di seguito si riporta il testo integrale della mozione:


Mozione
Istituzione della nona sezione di scuola dell’infanzia
presso l’Istituto Comprensivo di Castel Madama

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CASTEL MADAMA

PREMESSO
CHE la scuola dell’infanzia statale di Castel Madama ha funzionato dal 1989 con 9 sezioni a tempo pieno omogenee per età, distribuite su tre plessi, garantendo in questo modo la colarizzazione di tutti i bambini in età pre-scolare;
CHE nell’a.s. 2003-2004, a causa di un calo delle iscrizioni determinato da una flessione del numero dei residenti nati nell'anno 2000, che costituisce una eccezione rispetto al normale andamento demografico in costante crescita, l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio ha soppresso una sezione del plesso Sales;
CHE ciò ha provocato difficoltà a livello organizzativo e didattico costringendo a trasformare le due rimanenti sezioni del Sales in sezioni eterogenee per età, accogliendo ciascuna bambini di 3,4 5 anni di età;
CHE nel corso degli ultimi dieci anni sia i nati, sia la popolazione sono stati in costante aumento;
CHE il locale Istituto Scolastico Comprensivo ha ricevuto n. 86 iscrizioni alla scuola dell’infanzia per il prossimo anno scolastico;
CHE, nonostante gli sforzi dell’Istituto Comprensivo di Castel Madama di trasformare tutte le 8 sezioni eterogenee per età e di portare il numero degli alunni per sezione ai limiti massimi, tenuto conto della presenza di alunni diversamente abili e della superficie delle aule, non potranno essere accolti tutti i nuovi iscritti e per la prima volta nel Comune di Castel Madama ci saranno bambini che non potranno frequentare la scuola dell’infanzia andando a formare una lista di attesa;
CHE la mancata assegnazione in sede di organico di diritto della nona sezione non permette di soddisfare le richieste di tutte le famiglie, costringe a portare a livelli massimi il numero di alunni per sezione e a trasformale in sezioni eterogenee per età, mettendo oggettivamente gli insegnanti in condizioni di non poter realizzare al meglio il Piano dell’offerta formativa e costringendo le famiglie a rivolgersi a strutture private;
CONSIDERATO
CHE il diritto alla scuola è costituzionalmente garantito a tutti i cittadini;
CHE il Comune di Castel Madama ha le strutture adeguate e i servizi scolastici efficienti per garantire il funzionamento di nove sezioni di scuola dell’infanzia;
CHE il Comune ha sempre collaborato con l’istituzione scolastica per garantire ai bambini una scuola di qualità;
IMPEGNA
IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
A mettere in atto tutte le iniziative possibili presso il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca scientifica, presso il Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, presso il Dirigente Ufficio X Ambito territoriale per la Provincia di Roma, affinché in sede di organico di fatto vengano assegnati all’Istituto comprensivo di Castel Madama altri due posti di insegnante di scuola dell’infanzia per consentire la formazione della nona sezione e garantire in questo modo il diritto alla scuola a tutti i bambini di Castel Madama.
I Consiglieri comunali del gruppo L’Unione di centrosinistra
Giuseppe Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli

mercoledì 22 giugno 2011

Resoconto del C.C. del 21 giugno 2011

UNA MAGGIORANZA ARROCCATA E CONFUSA
Cronaca del Consiglio comunale

Martedì 21 giugno si è svolto il Consiglio Comunale convocato dalla maggioranza di centro destra del neo Sindaco Pascucci. I lavori del Consiglio iniziano con la richiesta della maggioranza di cambiare l’ordine del giorno e spostare alla fine la discussione dei primi tre punti riguardanti le mozioni presentate dai consiglieri dell’Unione di Centro Sinistra. I consiglieri dell’Unione si oppongono per rispetto del Regolamento consiliare e per consentire ai cittadini presenti in aula di ascoltare i problemi e le proposte contenute nelle mozioni, ma la maggioranza impone con il voto la modifica dell'ordine del giorno posticipando la discussione delle mozioni.
Pertanto, si procede alla nomina del Presidente del Consiglio. il Sindaco Pascucci chiede alla minoranza di riflettere e di accettare l’offerta della Vicepresidenza. La replica dei consiglieri di minoranza consiste nel volere un’attiva collaborazione e condivisione sui fatti e sulle attività e non "concessioni" di ruoli istituzionali senza la possibilità di discutere nel merito le proposte della maggioranza. Il Capogruppo di maggioranza e il Sindaco Pascucci (da notare che il suo sarà l’unico intervento in tutto il Consiglio) dicono perentoriamente che il candidato a presidente del Consiglio è Federico Pietropaoli e che non intendono cambiare nominativo, togliendo così spazio a ogni discussione. Quindi il sindaco pone in votazione il punto. Il consigliere Salinetti dell’Unione legge la dichiarazione di voto e motiva l’uscita dall’aula della minoranza spiegando che non si può accettare una vicepresidenza del Consiglio se la Presidenza stessa deve essere assegnata incondizionatamente al consigliere Pietropaoli, senza la possibilità di condividere un nome alternativo della maggioranza alla Presidenza del Consiglio, che rappresenta un ruolo di garanzia per tutti i consiglieri comunali. La maggioranza elegge così, da sola, Federico Pietropaoli come Presidente del Consiglio e Roberto Efficace come Vicepresidente.
Dopo la votazione, in modo irrituale (non si era mai visto prima in Consiglio comunale…) il neo Presidente dà la parola a diversi consiglieri comunali che intervengono sull’elezione appena svolta, evidenziando un comportamento censurabile e antidemocratico (prima si vota, poi si discute !).
Si passa, poi, alla discussione del punto relativo ai gruppi consiliari, senza alcuna presentazione e discussione delle proposte: la maggioranza pone all’approvazione il punto con la nomina di Pino Salinetti capogruppo dell’Unione, Augusto Monaco capogruppo di Leali e concreti e Cristiano Parmegiani capogruppo di maggioranza.
La stessa procedura sbrigativa viene seguita per la nomina della commissione dei giudici popolari. Quindi si passa al punto sulla istituzione e composizione delle commissioni consiliari permanenti. Qui appare evidente l’impreparazione e la confusione della maggioranza. La minoranza dell’Unione propone un emendamento che chiede il rispetto del criterio di proporzionalità delle commissioni al nuovo numero di componenti del Consiglio comunale. Essendo questi non più 16, bensì 12 (8 di maggioranza e 4 di minoranza), le commissioni dovrebbero essere composte da un totale di 6 consiglieri, in proporzione 4 per la maggioranza e 2 per le minoranze. La linea di condotta però è la solita: l’amministrazione Pascucci, arroccata nella sua maggioranza, comunica che non intende approvare l’emendamento e che, in attesa della modifica dello Statuto comunale del 2003 che prevede 7 componenti nelle commissioni, approverà pertanto il punto considerando le commissioni composte da 5 consiglieri di maggioranza e 2 di minoranza. Dopo di che accade l’assurdo: la maggioranza, contrariamente a quanto dichiarato, non vota contro l’emendamento ma incomprensibilmente si astiene, facendolo passare. L’imbarazzo del Presidente del Consiglio e del capogruppo di maggioranza è enorme e li spinge a chiedere un’interruzione alla seduta del Consiglio. Si riprende ma l’approvazione erronea dell’emendamento da parte della maggioranza impone il rinvio dei punti riguardanti la nomina delle commissioni ad un successivo Consiglio comunale.
Si va avanti fra l’imbarazzo generale, senza nessuna presentazione degli obiettivi e dei programmi della maggioranza, a votare i rappresentanti per la  Comunità Montana (Efficace, Moreschini per la maggioranza e Paolacci per la minoranza) e per l’Unione dei Comuni (Moreschini, Lolli per la maggioranza e Monaco per la minoranza).
Alle 20.30 la maggioranza propone di mettere in discussione le mozioni presentate dalla minoranza. I consiglieri dell’Unione tentano di opporsi manifestando la volontà di discutere e svolgere il Consiglio comunale in orari che possano garantire la presenza del pubblico. Ma la maggioranza ancora una volta impone la sua volontà e chiede di discutere la prima mozione. Alberto Grelli illustra la mozione presentata dall’Unione di Centrosinistra sui progetti finanziati e i servizi scolastici da realizzare prima della ripresa del prossimo anno scolastico. La maggioranza, questa volta senza commettere errori, boccia la mozione e ancora una volta dimostra di non essere capace di condividere temi importanti per la vita della comunità, nonostante fosse stato rivolto un appello al sindaco Pascucci per rivedere la sua posizione di contrarietà alla mozione.
Alle 21 passate si sospende il Consiglio comunale per la seconda volta consecutiva e si rinvia la discussione delle mozioni e delle interrogazioni al prossimo Consiglio da convocare entro giugno.

Nomina del Presidente del Consiglio comunale

Durante lo svolgimento del C.C. del 21 giugno 2011 il consigliere Pino Salinetti, del gruppo di minoranza dell'UNIONE di centrosinistra, ha letto la dichiarazione di voto per la nomina del Presidente del Consiglio motivando così l'uscita dall'aula consiliare.
Di seguito si riporta il testo integrale della dichiarazione:

Dichiarazione di voto nella nomina del Presidente del Consiglio

Il gruppo consiliare L’Unione di centrosinistra non parteciperà alla votazione per l’elezione del presidente del Consiglio comunale per le seguenti motivazioni:
  • il presidente del Consiglio comunale secondo le norme del D.Lgs. 267/2000, dello Statuto e del Regolamento del consiglio comunale ha il compito di garantire il corretto e imparziale funzionamento del Consiglio comunale, di assicurare un’adeguata informazione e il pieno esercizio dei diritti di tutti i consiglieri comunali. Riteniamo che Federico Pietropaoli, candidato a Presidente del Consiglio dal gruppo di maggioranza, non abbia la sensibilità democratica per svolgere tale funzione di garanzia.
  • Pietropaoli nei cinque anni precedenti ha partecipato in modo discontinuo ai lavori del Consiglio comunale, mostrando insofferenza verso questo organismo che si fonda sul confronto democratico tra le diverse posizioni.
  • Ha condotto una campagna elettorale amministrativa spregiudicata nei modi e improntata sulla diffamazione degli avversari politici.
  • Ha chiesto ai Carabinieri, lunedì 16 maggio 2011 prima che si conoscessero i risultati definitivi e fosse proclamato il nuovo sindaco, di intervenire contro il sindaco in carica, accusandolo di sottrazione di atti ufficiali del Comune. I Carabinieri sono intervenuti e hanno accertato la normale presenza del sindaco nel proprio ufficio. Questo episodio è rivelatore delle profonde convinzioni di Pietropaoli, che al confronto democratico predilige metodi più sbrigativi.
Per questi motivi, ad oggi, non sentiamo tutelati i nostri diritti di consiglieri comunali da un Presidente che si è comportato nei nostri confronti in questo modo.

La maggioranza consiliare non ha voluto prendere in considerazione la nostra richiesta di individuare, sempre all’interno del gruppo di Iniziativa e solidarietà, un nome alternativo che non si fosse distinto per l’accanimento contro L’Unione di centrosinistra, e quindi consentisse alla minoranza di votarlo e di valutare l’offerta di accettare la vicepresidenza del Consiglio comunale. Questa insensibilità verso le nostre fondate richieste rileva una maggioranza o che fa aperture soltanto di facciata o che è ostaggio del consigliere eletto con più preferenze.


lunedì 20 giugno 2011

Il peccato originale della giunta Pascucci

Il giudizio negativo dell’Unione di centrosinistra sulla giunta, da me illustrato nel consiglio comunale del 16.6.2011, dopo la comunicazione ufficiale del sindaco Pascucci e ripreso da un comunicato pubblicato sul blog dell'UNIONE, si fonda sul mancato rispetto di alcune regole democratiche di buona amministrazione, utili a salvaguardare il comune dalla politica dei politicanti.

Prima regola. I cittadini che eleggono il sindaco e i consiglieri comunali hanno il diritto di sapere chi farà l’assessore; anzi, secondo me dovrebbero avere la possibilità di determinarli. Chi mette i cittadini nella condizione di scegliere anche gli assessori attua una politica chiara, onesta e trasparente. Chi non lo fa attua una politica opaca, basata sui raggiri, dove i cittadini contano fino ad un certo punto poi decidono i “politici”.
La differenza tra l’Unione di centrosinistra e Iniziativa e solidarietà sta qui.
L’Unione, l’ho detto al primo comizio ed è pubblicato su internet, aveva preso un impegno preciso con gli elettori: il sindaco avrebbe nominato gli assessori sulla base del voto dei cittadini, designando i candidati delle forze politiche della coalizione elette in consiglio comunale che avessero ricevuto più preferenze. Gli altri consiglieri, compreso gli indipendenti, avrebbero svolto incarichi istituzionali e deleghe specifiche. Il patto con i cittadini era chiaro: votate chi pensate sia la persona più adatta a fare l’assessore. Non saranno i cittadini a dare la laurea in ingegneria, ma sono loro, alla fin fine, a dare quella di buon politico. O buoni politici ci si autoproclama? Da chi proviene l’autorevolezza a governare, a chi si dà conto delle decisioni che si prendono? Ai 3-4 leader di una coalizione, o agli elettori? Sono due cose molto diverse.
Iniziativa e Solidarietà non ha scelto questo metodo di selezione degli assessori. Legittimo. Ne ha scelto un altro. Quale? Perché non l’ha detto ai cittadini prima delle elezioni che Cascini è un politico così bravo che, seppure i cittadini non lo avessero votato, sarebbe stato comunque nominato assessore per le sue particolari doti etiche e politiche? Che Liberati sarebbe stato assessore ai lavori pubblici, mentre Pietropaoli, anche se avesse preso 500 preferenze, non avrebbe avuto neanche la delega alle attività varie ed eventuali?
L’amministrazione di Iniziativa e Solidarietà nasce con un peccato originale: non è stata sincera con i cittadini, non ha fatto con loro un patto chiaro, non li ha messi in condizione di scegliere conoscendo quello che avrebbero fatto (non ha mai scritto e distribuito un programma di impegni) e quale giunta lo avrebbe portato avanti. Ha nascosto due aspetti fondamentali per tenersi le mani libere. Ha fatto la politica dei politicanti. Non la politica della democrazia, della trasparenza e dei beni comuni. Così Pascucci ha distribuito le deleghe non per avere una giunta efficiente, ma per non scontentare nessuno.

Seconda regola. Il buon senso e la stessa ratio della legge è chiarissima, per chi la vuole intendere: o gli assessori si scelgono tra i consiglieri che hanno avuto legittimità dal voto dei cittadini, oppure si nominano esperti esterni, persone che si sono distinte per studi e/o esperienze che possono aggiungere una particolare competenza in determinati campi. Come avviene in questi giorni nella formazione delle giunte a Milano, a Napoli, a Latina. O si ha un’investitura che viene dal voto popolare, o si hanno competenze riconosciute.
Così come il buon senso e la buona politica chiedono che un assessore non amministri materie in cui nella vita privata ha interessi diretti. E’ una semplice regola di buongoverno che prescinde dall’onestà delle persone interessate che, se tali, dovrebbero essere le prime a non volere alcuna commistione tra pubblico e privato perché ne hanno solo da perdere.

Terza regola. Ogni volta che vengono criticate le scelte di Iniziativa e Solidarietà, i suoi esponenti rispondono sollevando polveroni di polemiche contro l’operato dell’amministrazione di centrosinistra e contro presunti comportamenti illeciti dei suoi assessori, mai comprovati da atti amministrativi o giudiziari. C’è il proverbio che la migliore difesa è l’attacco, ma in questo modo non dimostrerete mai che le vostre decisioni sono migliori. Dovreste prendere atto, con onestà intellettuale e politica, che vi lasciamo un Comune migliore di come l’abbiamo trovato. Lasciamo in eredità finanziamenti per opere pubbliche in corso di realizzazione, di autorizzazione o di progettazione per circa 14 milioni di euro (isola ecologica, parcheggio e centro sociale polivalente dei Frainili, caserma, nuovo depuratore, castello Orsini, piazza Garibaldi, via Aniene, ecc.); progetti importanti per il rilancio dell’economia e dell’occupazione a cominciare dall’Archeopark; servizi pubblici più efficienti, come la mensa scolastica, l’istituendo scuolabus e la stessa raccolta dei rifiuti, che in questi ultimi giorni è un po’ migliorata perché il 6.6.2011, dopo 4 anni di lavoro, è stato firmato il contratto con le due ditte vincitrici dell’appalto, che hanno cominciato a operare rispettando il nuovo capitolato e che entro 5 mesi dovranno iniziare il porta a porta.
Per concludere faccio un invito: dismettete le vesti della polemica e, se ne siete capaci, mettete quelle di amministratori responsabili verso il paese e tutti i suoi cittadini. Sapendo che nel merito dei problemi troverete sempre nell’Unione un interlocutore serio, pronto a confrontarsi per ricercare le soluzioni migliori nell’interesse della comunità.

Pino Salinetti, presidente gruppo consiliare Unione di centrosinistra
Castel Madama, 20 giugno 2011

sabato 18 giugno 2011

Valutazioni sulla presentazione della nuova Giunta del sindaco Pascucci

UNA GIUNTA CONTRO IL VOTO DEI CITTADINI
NON PER IL BENE DEL PAESE MA PER NON LITIGARE SUBITO

Nel consiglio comunale del 16 giugno il sindaco ha comunicato i tre assessori (Nonni, Liberati, Cascini) e l’assegnazione delle deleghe ai restanti sei consiglieri, escluso Pietropaoli.
L’Unione di centrosinistra dissente dalle modalità e dai criteri di nomina degli assessori e di distribuzione delle deleghe ai consiglieri comunali del sindaco Pascucci per questi motivi.

Non sono stati rispettati i tempi della comunicazione degli assessori al Consiglio comunale
La normativa stabilisce che il sindaco comunichi i componenti della giunta al consiglio comunale entro un periodo massimo di 20 giorni dall’insediamento. Invece il sindaco Pascucci ha comunicato la nuova amministrazione al consiglio del 16.6.2011 dopo ben 30 giorni dalla sua proclamazione.

Contrariamente da quanto prescrive lo Statuto Comunale non vi sono donne in giunta
Lo Statuto comunale prevede che siano assicurate condizioni di pari opportunità tra uomini e donne con la presenza di entrambi i sessi nella composizione della Giunta. Invece quella nominata dal sindaco prevede la presenza solo di uomini nonostante fra gli eletti della maggioranza vi sia una donna.

La composizione della giunta non rispetta il voto dei cittadini ma gli equilibri politici della maggioranza
Il sindaco non ha nominato gli assessori secondo il principio politico della volontà popolare, perché se così fosse i quattro assessori sarebbero dovuti essere i primi quattro eletti. Invece, solo Michele Nonni è stato nominato assessore. Gli altri due assessori sono “esterni”, cioè non eletti dai cittadini: Cascini addirittura è stato candidato consigliere ma è stato sonoramente bocciato dagli elettori; mentre Liberati non si è nemmeno presentato al giudizio dei cittadini. La giunta nominata dal sindaco è quella che, nella storia del Comune di Castel Madama, ha ottenuto meno consensi elettorali. Se non si volevano seguire le indicazioni che sarebbero venute dal voto di preferenza dei cittadini, si doveva avere il coraggio, l’onestà e la trasparenza di dichiarare in campagna elettorale chi avrebbe fatto parte della giunta secondo gli accordi fatti “a prescindere” dagli elettori.

Assenza di competenze degli assessori esterni e presenza di un forte conflitto d’interessi
Anche gli assessori esterni non sono stati scelti per competenze specifiche, ma per equilibri politici della maggioranza. Infatti, il ricorso agli assessori esterni si giustifica soltanto per aggiungere all’amministrazione comunale persone con particolari ed indiscutibili competenze specifiche. Invece i due assessori esterni nominati non hanno né titoli di studio, né esperienze professionali tali da giustificare la loro scelta rispetto a quella di tanti altri cittadini. Anzi l’assessore al bilancio e alle attività produttive e quindi al commercio, essendo proprietario delle uniche due medie strutture di vendita all’interno del centro urbano, può esercitare il suo potere per limitare o ostacolare la concorrenza nel settore commerciale impedendo la conseguente riduzione dei prezzi dei generi di prima necessità contro gli interessi dei cittadini. Chiediamo al sindaco di riflettere sull’assegnazione di questa delega e di eliminare tale evidente ed enorme conflitto d’interessi.

La distribuzione delle deleghe non è funzionale all’efficienza amministrativa
La scelta di spezzettare deleghe omogenee per dare un qualche incarico a ognuno dei sei consiglieri non garantisce affatto una gestione efficiente. Sia perché deleghe importanti come scuola, cultura, servizi sociali sono state assegnate a consiglieri che non avendo assessorato non possono portare avanti con il necessario tempo, continuità e tempestività questi aspetti non secondari dell’attività amministrativa; sia perché settori omogenei, come la cultura, sono stati spezzettati tra due, tre consiglieri delegati, generando confusione su chi deve assumere decisioni e difficoltà nei rapporti con i cittadini, le associazioni, le imprese e gli uffici comunali.

Gli equilibri politici sono anteposti alla buona amministrazione
Il criterio di composizione della giunta e degli incarichi sembra più quello di accontentare tutti gli eletti e tutte le componenti politiche che hanno contribuito alla vittoria (tranne il candidato del consigliere regionale dell’IdV), piuttosto che quello di dare un’efficiente amministrazione a Castel Madama.
Tant’è vero che come comunicato in consiglio non sono riusciti a raggiungere un accordo per la nomina del quarto assessore. Forse anche perché, per statuto, deve essere una donna e la nomina dell’unica donna eletta, visto che non si può ricorrere per la terza volta all’assessore esterno, romperebbe i precari equilibri della maggioranza.

Il sindaco Pascucci ha cominciato molto male: non si governa bene il paese se non si rispetta la volontà dei cittadini, al massimo si amministra l’ordinario, oppure si perseguono interessi di parte e non gli interessi generali.
Castel Madama, 17 giugno 2011

lunedì 13 giugno 2011

Il referendum e gli italiani

L’ITALIA s’è DESTA
REFERENDUM SU ACQUA, ENERGIA, GIUSTIZIA
UN PLEBISCITO DI “SI”


ABROGARE LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA
ABROGARE
I PROFITTI SULL’ACQUA
ABROGARE
LE CENTRALI NUCLEARI
ABROGARE
IL LEGITTIMO IMPEDIMENTO

SI
NO
SI
NO
SI
NO
SI
NO
ITALIA
Votanti 56%
96%
4%
96%
4%
95%
5%
95%
5%
CASTEL MADAMA
Votanti 3699
pari al 64%
97%
3%
98%
2%
97%
3%
97%
3%

La maggioranza degli italiani ha partecipato al referendum, usando questo strumento di democrazia diretta per decidere di abrogare, o no, alcune leggi approvate dal Parlamento.
E’ la prima volta dopo 16 anni che i Referendum sono validi perché votati dalla maggioranza degli elettori.
Questo dimostra ancora di piu’ il valore delle scelte dei cittadini che, con il loro voto convinto, hanno deciso che:
·        l’ACQUA, essendo un bene comune, deve essere gestita dal pubblico, senza che diventi una merce su cui i privati possono fare profitti;
·        le CENTRALI NUCLEARI sono pericolose e mettono a rischio la salute e quindi non vanno costruite;
·        la GIUSTIZIA deve essere uguale per tutti, e non ci devono essere privilegi per il presidente del consiglio e per i suoi ministri.
I cittadini hanno abrogato 4 leggi dei governi Berlusconi, mettendo in evidenza che le scelte di questo governo sui servizi pubblici, l’energia e la giustizia non sono condivise dalla maggioranza degli italiani, che invece vogliono la gestione pubblica dell’acqua, energie pulite e rinnovabili, tutti i cittadini uguali davanti alla legge.

RINGRAZIAMO i cittadini di Castel Madama che hanno partecipato al voto in percentuale superiore a quella italiana  (+ 7%) e votato SI con il 97-98%, rispetto al 95-96% nazionale.


Castel Madama, 13 giugno 2011

Quorum sul referendum: RAGGIUNTO !

Come si è appreso da qualche ora, è stato raggiunto il quorum del referendum, con un valore superiore al 57% degli aventi diritto.
L'UNIONE di centrosinistra ringrazia tutti coloro che hanno:
  • innanzitutto sentito il dovere di esprimere il voto al referendum, manifestando il senso civico e valorizzando l'importanza di questo strumento democratico a disposizione dei cittadini;
  • votato SI a tutti i quesiti del referendum, confermando l'importanza del bene comune e dell'uguaglianza di tutti gli italiani di fronte alla legge;
  • voluto esprimere un forte dissenso all'operato di questo Governo centrale che privilegia gli interessi dei pochi (ricchi) e non affronta responsabilmente, e con il confronto dell'opposizione, i numerosi problemi che stanno mettendo in ginocchio la nostra Nazione.
Sarà disponibile più tardi un aggiornamento sui dati relativi alle quote percentuali (definitive) di ogni quesito del referendum.
Ancora grazie a tutti e seguite con interesse questo blog

domenica 12 giugno 2011

Convocazione del Consiglio Comunale in data 16/06/2011

In data 16/06/2011 è stato convocato il prossimo Consiglio Comunale della nuova Giunta.
Di seguito si riportano i punti all'ordine del giorno:

Interrogazione sul nuovo depuratore comunale

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 10 giugno 2011, un'interrogazione inerente alla costruzione del nuovo depuratore comunale.
Di seguito si riporta il testo integrale della interrogazione:

INTERROGAZIONE SULL’ITER DI COSTRUZIONE DEL NUOVO DEPURATORE COMUNALE IN LOCALITA’ PRATO DEI GROTTONI
I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 267/2000, dell’art. 42 dello Statuto comunale e dell’art. 49 del Regolamento del Consiglio comunale, presentano la seguente interrogazione e richiedono che la risposta sia comunicata al Consiglio comunale nella prima adunanza utile.

PREMESSO

CHE con Deliberazione di Giunta Regionale del Lazio n. 668 del 3.8.2007 “APQ8 tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche – Piano straordinario di risanamento delle risorse fluviali, lacuali e marine – approvazione di priorità ed individuazione del Parco progetti per la Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche da finanziare nell’ambito della politica di sviluppo unitaria 2007-2013 attraverso le risorse finanziarie comunitarie, nazionali e regionali” fu concesso un finanziamento di euro 4.850.000,00 al Comune di Castel Madama per la costruzione di un nuovo depuratore in zona industriale e l’eliminazione di due depuratori obsoleti.

CHE il Consiglio comunale con deliberazione n. 26 del 30.07.2008 approvò il progetto preliminare per la realizzazione di un nuovo depuratore in loc. "Prato dei Grottoni" con contestuale adozione di variante al P.R.G ai sensi degli artt.10 e 19 del D.P.R. 327/2001

CHE in data 16 settembre 2008 sono stati pubblicati gli elaborati grafici ed il manifesto di invito ai cittadini ad esprimere le loro osservazioni in merito alla delibera n. 26 del 30.07.2008;

CHE con nota n. D2/2S/07/41978 del 6.03.2009 il Dipartimento territorio – Direzione regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli – Area “2S/05” – Difesa del Suolo ha emesso parere geologico favorevole sul Progetto di che trattasi, da parte dell’Area Valutazione di Impatto Ambientale e Danno Ambientale;

CHE con nota n. 208555 del 15.10.2009 l’Area Valutazione Impatto Ambientale del Dipartimento Territorio – Direzione Regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, effettuata la procedura di Verifica ai sensi dell’art. 20, parte II del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., in relazione all’entità degli interventi ed alle situazioni ambientali e territoriali descritte, ha determinato l’esclusione delle opere dal procedimento di V.I.A.;

CHE con delibera di consiglio n. 42 del 11.09.2009 si è preso atto dell'analisi territoriale relativa agli usi civici gravanti sull'area, elaborata dall'Ing. Caporicci, perito demaniale;

CHE in data 19.11.2009, con prot. 242716, è stato acquisito il N.O. relativo all'art. 89 del D.P.R. 380/2001 (ex art. 13 della Legge 64/74) per il vincolo sismico vigente su tutto il territorio di Castel Madama;

CHE con nota n. 6640/SIPA del 15.12.2009 l’Azienda Unità Sanitaria Locale Roma G – Dipartimento di Prevenzione Igiene e Sanità Pubblica - ha espresso, per quanto di competenza, parere favorevole;

CHE con delibera di consiglio n. 3 del 12/02/2010 sono state approvate le controdeduzioni alle osservazioni per la realizzazione di un impianto di depurazione in località Prato dei Grottoni in variante al P.R.G.

CHE nei mesi successivi sono stati trasmessi alla Direzione Regionale Territorio Urbanistica gli elaborati relativi al Progetto del depuratore in Variante al PRG vigente con la richiesta di approvazione;

CHE in data 21.10.2010 Prot. 5017 la Direzione Regionale Territorio e Urbanistica – Area Urbanistica e Beni Paesaggistici Province di Roma, Fr – Lt ha prodotto la relazione istruttoria, ritenendo l’intervento in esame, in variante al P.R.G., per la realizzazione di un nuovo depuratore in località “Prato dei Grottoni” meritevole di approvazione per i motivi nella stessa riportati;

CHE la Giunta regionale con deliberazione del 14/01/2011 n. 4 ha approvato la Variante al P.R.G. relativa al Progetto preliminare per la realizzazione di un nuovo depuratore in località “Prato Grottoni” adottata dal Comune di Castel Madama (Rm) con delibera di Consiglio Comunale n. 26 del 30.07.2008 secondo le motivazioni contenute nella relazione istruttoria n. 5017/10 del 21.10.2010, che costituisce parte integrante della presente deliberazione quale Allegato A ed in conformità alle prescrizioni ed alle condizioni di cui ai pareri in premessa riportati;

CHE con nota n. 4139 del 21.2.2011, a firma dell’ing. Patrizia Vasta, l’ATO2 S.p.A. ha espresso parere favorevole al progetto di costruzione del nuovo depuratore comunale in località Prato dei Grottoni;

VISTO

CHE la relazione istruttoria n. 5017/10 del 21.10.2010 prescrive testualmente: “per il combinato disposto delle norme di tutela, le opere ricadenti nella zona vincolata, come inviluppo dei due summenzionati vincoli, devono essere sottoposte ad autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’art.146 del D.Lgs 42/04, previa redazione di SIP, e devono ottenere il parere dalla competente Soprintendenza archeologica prima della emanazione dei titoli abilitativi rilasciati nelle forme previste per legge”;

CHE a tal proposito il Comune di Castel Madama ha ottenuto il preventivo parere della competente Soprintendenza archeologica con nota prot. 3419 del 18.3.2011; e con lettera prot. n. 4060 del 19.4.2011 ha convocato per il giorno 24.5.2011 la Conferenza dei Servizi per l’espressione del parere di competenza;

CHE la Direzione Regionale Territorio e Urbanistica – Area Urbanistica e Beni Paesaggistici Province di Roma, Fr – Lt con nota prot. n. 172191 del 20.5.2011 ha richiesto integrazioni sia riguardo alle nuove destinazioni urbanistiche relative alle aree dei due depuratori dimessi, sia riguardo all’istruttoria paesaggistica;

CONSIDERATO

CHE con prot. n. 53905/08/00 del 8.2.2011 la Direzione Regionale Ambiente e Sviluppo Sostenibile ha concesso la proroga di 120 giorni dei tempi di adempimento per l’espletamento delle procedure previste per l’affidamento dei lavori di costruzione del nuovo depuratore comunale;

INTERROGANO PER CONOSCERE

- se il Sindaco e la nuova amministrazione intendono completare l’iter amministrativo per la costruzione del nuovo depuratore cosi come avviato dall’amministrazione precedente;

- se sono stati preparati o, se sono in via di preparazione, quando si prevede vengano inviati i documenti integrativi richiesti dalla Direzione Regionale Territorio e Urbanistica – Area Urbanistica e Beni Paesaggistici Province di Roma, Fr – Lt con nota prot. n. 172191 del 20.5.2011;

- se è stata presentata o quando si intende presentare un’ulteriore richiesta di proroga necessaria per ottenere l’ultimo parere e, quindi, procedere allo svolgimento della gara d’appalto dei lavori dell’opera.

Lettera ai genitori e ai lavoratori della scuola


giovedì 9 giugno 2011

Mozione per gli Organi Collegiali

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 6 giugno 2011, una mozione inerenti agli Organi collegiali indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali del Comune.
Di seguito si riporta il testo integrale della mozione:


Organi collegiali indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali del Comune. Determinazioni

PREMESSO

CHE il Regolamento del Consiglio Comunale all’art. 22 prevede l’istituzione della Commissione permanente dei Presidenti dei gruppi consiliari;

CHE il Regolamento del Consiglio Comunale all’art. 24 prevede l’istituzione di Commissioni consiliari permanenti, nella adunanza di Consiglio comunale successiva a quella d’insediamento;

CHE il Regolamento del Consiglio Comunale all’art. 29 prevede che il Consiglio comunale istituisca la Commissione consiliare permanente di controllo e garanzia, ed elegga il suo Presidente;

CHE devono essere eletti dal Consiglio comunale i rappresentanti della maggioranza e della minoranza nel Consiglio dell'Unione dei Comuni "Lucretili-Ernici";

CHE il sindaco deve comunicare la propria partecipazione, o quella di un suo delegato all’Associazione tra i Comuni denominata "Rete per la storia e la memoria della resistenza nella valle dell'Aniene", come da Statuto della stessa, approvato con Delibera di consiglio n. 29 del 23/07/2007;

CHE deve essere eletto dal Consiglio Comunale un rappresentante della maggioranza consiliare e un rappresentante della minoranza consiliare in seno alla Commissione mensa comunale, ai sensi del Regolamento disciplinante le modalità di fruizione del servizio di refezione scolastica approvato con delibera di consiglio n. 43 del 17/09/2010;

CHE deve essere eletto dal Consiglio Comunale un rappresentante della minoranza in seno all’Osservatorio sulle politiche giovanili, ai sensi della delibera di consiglio n.14 del 21/04/2010;

CHE il Consiglio comunale deve istituire e nominare la Commissione edilizia comunale ai sensi del Regolamento edilizio comunale adottato con delibera di consiglio n. 3. del 10.2.2011;

CHE deve essere eletto dal Consiglio comunale il rappresentante della minoranza nel Comitato di redazione del periodico edito dal comune e che il sindaco deve nominare gli altri componenti, ai sensi del relativo Regolamento approvato con Delibera di consiglio n. 7 del 12/02/2007;

CHE devono essere eletti dal Consiglio comunale i rappresentanti della maggioranza e della minoranza nel Comitato per i gemellaggi, ai sensi del relativo Regolamento approvato con Delibera di consiglio n. 39 del 29/09/2008, modificato con Delibera di consiglio n. 11 del 31/03/2009 e che il sindaco entro un mese dalla avvenuta elezione deve emanare un avviso pubblico per le adesioni al Comitato per i gemellaggi; ed entro i trenta giorni successivi deve convocare l’Assemblea per l’elezione del Presidente e della Giunta esecutiva;

CHE deve essere eletto dal Consiglio Comunale il rappresentante della minoranza nella Commissione elettorale per l’elezione della Consulta dei cittadini stranieri ed apolidi residenti nel Comune di Castel Madama ed il sindaco deve indire le elezioni, individuare i componenti della Commissione elettorale e fissare i termini e le modalità di svolgimento della procedura elettorale, ai sensi del relativo Regolamento approvato con delibera di consiglio n. 11 del 06/05/2008;

VISTO
 
l'art. 96 del D.Lgs. 267/2000 in base al quale il Consiglio comunale, con provvedimento da emanare entro sei mesi dall'inizio di ogni esercizio finanziario, individua i comitati, le commissioni, i consigli ed ogni altro organo collegiale con funzioni amministrative ritenuti indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali del Comune;

CONSIDERATO CHE

il funzionamento delle Commissioni consiliari e degli altri organismi riportati in premessa sono essenziali al buon funzionamento dei lavori del Consiglio comunale e alla realizzazione dei fini istituzionali del Comune;

IL CONSIGLIO COMUNALE
IMPEGNA IL SINDACO E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

1. A sentire i gruppi consiliari, a predisporre gli atti e a convocare uno o più consigli comunali affinché entro il 30 giugno 2011 vengano:
  • istituita la Commissione permanente dei Presidenti dei Gruppi consiliari
  • istituite le Commissioni consiliari permanenti
  • istituita la Commissione consiliare permanente di controllo e garanzia ed eletto il suo presidente
  • eletti i rappresentanti del Comune i rappresentanti della maggioranza e della minoranza nel Consiglio dell'Unione dei Comuni "Lucretili-Ernici"
  • comunicato chi rappresenta il Comune nell’associazione "Rete per la storia e la memoria della resistenza nella valle dell'Aniene"
  • eletto un rappresentante della maggioranza consiliare e un rappresentante della minoranza consiliare in seno alla Commissione mensa comunale
  • eletto un rappresentante della minoranza in seno all’Osservatorio sulle politiche giovanili
  • istituita e nominata la Commissione edilizia comunale
  • eletto il rappresentante della minoranza nel Comitato di redazione del periodico edito dal comune e nominati dal sindaco gli altri componenti del Comitato
  • eletti i rappresentanti della maggioranza e della minoranza nel Comitato per i gemellaggi ed emanato un avviso pubblico per le adesioni al Comitato per i gemellaggi
  • eletto il rappresentante della minoranza nella Commissione elettorale per l’elezione della Consulta dei cittadini stranieri ed apolidi;
2. A sentire i gruppi consiliari, a predisporre gli atti e a convocare uno o più consigli comunali affinché entro il 30 giugno 2011 venga discussa e approvata la deliberazione sugli organismi collegiali ritenuti indispensabili, che deve contenere i seguenti:
  • Commissione permanente dei Presidenti dei Gruppi consiliari
  • Commissioni consiliari permanenti
  • Commissione consiliare permanente di controllo e garanzia
  • Commissione Mensa comunale
  • Osservatorio sulle Politiche giovanili
  • Commissione edilizia comunale
  • Comitato di redazione del periodico edito dal comune
  • Comitato per i gemellaggi
  • Consulta dei cittadini stranieri ed apolidi residenti nel Comune di Castel Madama
  • Commissione Albo giudici popolari
  • Commissione elettorale comunale
3. A discutere entro il 30 luglio 2011 nella commissione consiliare competente le iniziative preparatorie, i tempi e le modalità per l’elezione della Consulta dei cittadini stranieri ed apolidi residenti nel Comune di Castel Madama da porre all’attenzione del sindaco che deve indire le elezioni.

Mozione per la Variante al PRG

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 6 giugno 2011, una mozione di indirizzo inerente alla delibera per l'adozione della Variante Generale al P.R.G..
Di seguito si riporta il testo integrale della mozione:


Deliberazione del Consiglio comunale n. 12 del 26.05.2008 “Ricognizione e raccordo tecnico delle destinazioni territoriali ed urbanistiche. Adozione della Variante Generale al PRG”. Determinazioni

 PREMESSO

CHE il Consiglio comunale di Castel Madama non ha mai preso atto né graficizzato le modifiche apportate durante l’iter di approvazione della variante generale al PRG, approvata con DGR n. 3945 del 29.10. 1974, ingenerando notevoli problemi interpretativi sulla perimetrazione di alcune aree omogenee;
CHE il Consiglio comunale con deliberazione n. 98 del 26.6.1976 adottò la variante puntuale della zona Monitola, approvata definitivamente con DGR n. 6679 del 12.1.1979;
CHE a conclusione delle indagini della magistratura condotte tra il 1992 e il 1994 dal PM dott. Antonio Moricca per accertare eventuali manomissioni ai documenti grafici del PRG, il GIP dott. Vittorio Bucarelli emanò un Decreto di archiviazione, iscritto al R.G. Notizie di reato al n. 15092/93 e al R.G. GIP al n. 4359/94, in cui “dichiara la falsità della delibera di Consiglio Comunale di Castel Madama n. 98 del 26 giugno 1976, nonché della deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 6679 del 12 gennaio 1979, limitatamente alle modificazioni risultate inserite nella tavola 5 zonizzazione-allegata alle predette deliberazioni, non conformi alla volontà degli organi deliberanti”;
CHE l’Area Avvocatura Regionale del Dipartimento Istituzionale della Regione Lazio, con nota prot. n. 84562 del 25 giugno 2003, conferma la necessità del recepimento del Decreto di archiviazione emesso dal G.I.P. dott. Vittorio Bucarelli, e termina affermando: “Può ritenersi che la formalmente dichiarata falsificazione sia della delibera comunale sia di quella della Giunta Regionale (…) conservi – nonostante il tempo trascorso – la sua attualità, determinando il conseguente dovere (per le Amministrazioni competenti) di adottare i provvedimenti idonei a ripristinare la corretta disciplina urbanistica”;
CHE il Dipartimento Territorio della Regione Lazio con nota n. 98624 del 3.7.2003 e con nota del 6 maggio 2004 informa e sollecita il Comune di Castel Madama ad assumere provvedimenti in relazione a quanto rappresentato dall’Avvocatura Regionale;

PREMESSO INOLTRE

CHE il Consiglio comunale con deliberazione n. 25 del 9.2.1980 tentò di trasporre la Tavola 5 di zonizzazione del territorio comunale su una cartografia aggiornata e su base aerofotogrammetrica, ma la Giunta regionale con deliberazione n. 2847 del 26.55.1987 respinse tale soluzione per le incongruenze tra le due basi cartografiche con l’invito, da parte della commissione tecnica regionale, a procedere ad una vera e propria variante che, oltre ad aggiornare le previsioni di P.R.G., eliminasse le incongruenze cartografiche riscontrate
CHE tale richiesta è stata rinnovata più volte ribadita dagli uffici dell’Assessorato all’urbanistica della Regione Lazio: ad esempio nella nota prot. 1065 del 9.09.1997 nel respingere il PPE della zona industriale afferma: “Il Piano particolareggiato, seppur adottato in Variante al PRG vigente, non può essere lo strumento idoneo a definire univocamente i confini delle zone produttive non definiti nelle Tavole di PRG…”; e da ultimo nella nota prot. n. 220089/2007 del 29.01.2008 relativa alla variante dell’ex mattatoio

VALUTATO

Che l’urgenza e improcrastinabilità di ripristinare una corretta disciplina urbanistica attraverso una variante generale al PRG, che governi in modo adeguato le trasformazioni del territorio, è dovuta:
all’obbligo che deriva da un decreto della magistratura e da richieste pressanti e ripetute della Regione Lazio,
  • alla necessità socioeconomica in quanto l’incertezza nelle Tavole di PRG ha impedito lo sviluppo delle attività edilizie ed imprenditoriali, con notevoli conseguenze negative per l’economia, l’occupazione e un’ordinata espansione urbanistica del paese;
  • alla necessità tecnico-operativa di dare una chiara, univoca e trasparente lettura alle Tavole di P.R.G., anche mediante una loro rappresentazione su supporto informatico accessibile a tutti, in quanto esse mostrano evidenti imperfezioni e incertezze tecniche relative alla scala, alla mancanza di chiari riferimenti catastali, ai segni grafici dei perimetri delle aree omogenee, alla loro stessa denominazione che non risponde alla classificazione prevista dal D.M. 1444/1968;
  • alla necessità di riportate sulle Tavole di PRG tutte le varianti puntuali al PRG, alcune delle quali non hanno completato l’iter di approvazione, che dal 1974 ad oggi sono state adottate dal Consiglio comunale;
  • alla necessità di recepire le norme introdotte da leggi regionali e nazionali in materia urbanistica intervenute negli ultimi decenni e che il Comune non ha ancora recepito;
  • alla necessità di ammodernare ed aggiornare il P.R.G. alle mutate dinamiche demografiche ed esigenze socio-economiche della comunità locale;
 VISTO

CHE il Consiglio comunale con deliberazione n. 12 del 26/05/2008 ha deliberato la “Ricognizione e raccordo tecnico delle destinazioni territoriali ed urbanistiche. Adozione della Variante Generale al PRG”
CHE il 14.6.2008 è stato pubblicato sul BUR Lazio e sull’Albo Pretorio del Comune l’avviso di deposito degli atti relativi alla Variante Generale al PRG adottata con DCC n. 12 del 26.5.2008
CHE nei mesi successivi sono pervenute 110 osservazioni dei cittadini come contributo partecipativo alla formazione della Variante;
CHE il Consiglio comunale con deliberazione n. 6 del 13/03/2009 e con deliberazione n. 9 del 17/03/2009 ha approvato le controdeduzioni alle osservazioni pervenute;
CHE il Consiglio comunale con deliberazione n. 26 del 5/06/2009 ha approvato la graficizzazione delle modifiche conseguenti all’accoglimento delle osservazioni e delle relative controdeduzioni, nonché delle modifiche alle NTA ed alla Relazione generale
CHE, una volta acquisiti tutti i pareri necessari, il Comune, con lettera del 27.10.2009 prot. n. 9697, ha trasmesso alla Direzione Regionale Territorio Urbanistica gli elaborati relativi alla Variante generale al Piano Regolatore vigente con la richiesta di approvazione;
CHE il tecnico istruttore ha completato favorevolmente l’istruttoria
CHE presto si riunirà il Comitato regionale per il territorio a cui l’assessorato alle Politiche del Territorio e dell'Urbanistica ha chiesto un parere consultivo sulla Variante generale prima dell’approvazione finale da parte della Giunta regionale del Lazio

VISTO ALTRESÌ

CHE Regione Lazio ha concesso al Comune di Castel Madama un contributo per la redazione di programmi preliminari di intervento e realizzazione di opere pubbliche in essi ricomprese, ai sensi della L.R. n.21/2009 e della DGRL n. 985/ 2009
CHE Regione Lazio ha concesso al Comune di Castel Madama un contributo per la perimetrazione ed il recupero urbanistico dei nuclei sorti spontaneamente ai sensi della L. R. n. 28/80

RITENUTO

CHE la “Ricognizione e raccordo tecnico delle destinazioni territoriali ed urbanistiche. Adozione della Variante Generale al PRG” sia adeguata a ripristinare una corretta disciplina urbanistica nel Comune di Castel Madama;
CHE essa recepisca e riordini le varianti puntuali al PRG intercorse negli anni, recepisca la normativa nazionale e regionale intervenuta e aggiorni il PRG ai mutamenti demografici, sociali ed economici del paese;

IL CONSIGLIO COMUNALE
IMPEGNA
IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

  1. ad adoperarsi presso la Regione Lazio per una veloce e positiva approvazione definitiva della “Ricognizione e raccordo tecnico delle destinazioni territoriali ed urbanistiche in Variante Generale al PRG”, fermo restando che il Consiglio comunale, se lo riterrà opportuno, potrà operare modifiche e miglioramenti adottando varianti puntuali al PRG;
  2. A dare un incarico, entro il mese di giugno 2011, per la redazione di programmi preliminari di intervento e realizzazione di opere pubbliche in essi ricomprese, ai sensi della L.R. n. 21/2009, previa discussione nella competente commissione consiliare permanente sull’area su cui, visto il contributo concesso, è opportuno intervenire prioritariamente;
  3. A dare un incarico, entro il mese di giugno 2011, per la perimetrazione ed il recupero urbanistico dei nuclei sorti spontaneamente ai sensi della L. R. n. 28/80.