giovedì 15 dicembre 2011

Vicende sul Conto Consuntivo 2010

Si riporta di seguito il link al documento redatto dai consiglieri dell'UNIONE di centrosinistra in merito agli ultimi due consigli comunali, in particolare sulle vicende inerenti al Conto consuntivo 2010 ed agli Equilibri di bilancio 2011.
Resoconto del consuntivo di bilancio

martedì 13 dicembre 2011

Assestamento di Bilancio 2011

Consiglio comunale 28 novembre
ASSESTAMENTO DI BILANCIO 2011
di Pino Salinetti e Alberto Grelli

Il consiglio comunale del 28 novembre ha discusso dell’assestamento generale del bilancio di previsione 2011. Il consiglio è chiamato a operare una verifica generale di tutte le voci di entrata e di uscita, al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio. Per ogni voce in entrata e in uscita del bilancio si controlla se, nei primi undici mesi dell’anno, si sono verificati dei cambiamenti in più o in meno rispetto alle previsioni; qualora ci siano degli squilibri, si interviene riducendo le spese o spostando somme da una voce ad un’altra per ripristinare il pareggio di bilancio.
La proposta di deliberazione presentata dalla giunta prevede maggiori spese per circa 367 mila euro a fronte di 158 mila euro di minori uscite, con una differenza in aumento di 209 mila euro.
Sul fronte dell’entrate la proposta di assestamento prevede 356 mila euro di nuove entrate, rispetto a 147 mila euro di mancate entrate, con una differenza in aumento di 209 mila euro.
Le maggiori spese (209mila euro) si pareggiano con le maggiori entrate (209 mila euro).
L’esame delle singole variazioni in più o in meno evidenzia aspetti interessanti.
Le maggiori entrate sono dovute in parte a maggiori riscossioni (addizionale irpef, ICI, cimitero, multe, ecc.) che compensano un ulteriore taglio dei trasferimenti dello stato di circa 86 mila euro; in parte sono dovuti a contributi regionali e provinciali ottenuti dalla precedente amministrazione per circa 200 mila euro:
  • progetto di comunità – €15 mila
  • manutenzione strade del centro abitato - €88 mila
  • progettazione preliminare progetto integrato san Chirico - €7 mila
  • progettazione recupero nuclei abusivi - €25 mila
  • studio risparmio energetico edifici comunali - €20 mila
  • seconda fontana pubblica - €30 mila
Riguardo alle spese, si prevedono maggiori uscite per i consumi di gas, energia elettrica, acqua; per il canile, per le spese di funzionamento del comune, per il personale. A fronte di queste maggiori spese ne vengono tagliate altre. Tra esse spicca la cancellazione di €10.000,00 destinata al servizio scuolabus. I soldi c’erano e il servizio non è stato avviato. Adesso viene azzerato il capitolo di bilancio e quindi non solo non si potranno spendere a residui ma nemmeno per dodicesimi dello stanziamento previsto nell'ultimo bilancio, perché è stato cancellato. Quindi il servizio scuolabus potrà essere avviato soltanto dopo l’approvazione del bilancio 2012, che realisticamente avverrà non prima del prossimo marzo. I fatti sono chiari: la precedente amministrazione ha acquistato lo scuolabus e previsto in bilancio 2011 la spesa per iniziare il servizio. L’attuale amministrazione ha detto le solite bugie che i soldi non c’erano e ora li ha cancellati. La responsabilità che il servizio non è partito ricade completamente su di essa.
I consiglieri dell’Unione di centrosinistra hanno presentato un emendamento alla proposta di Assestamento del bilancio 2011 che, nel rispetto del pareggio tra entrate e uscite, propone altre priorità di spesa.
  • minore aumento delle spese generali di funzionamento del comune e del personale
  • mantenimento, almeno in parte, dello stanziamento per il servizio scuolabus
  • mantenimento di una parte delle “spese per progettazioni e perizie”, in modo da fare fronte, anche parzialmente, agli impegni verso i tecnici che hanno lavorato per il comune
  • mantenimento dello stanziamento per le visite mediche del personale dipendente
  • aumento delle spese per manutenzioni anche per ripristinare l’equilibrio, previsto dalla legge, tra entrate derivanti da oneri di urbanizzazione e condoni edilizi che, almeno al 25%, devono essere destinati a finanziare interventi sul patrimonio comunale
  • riduzione di € 4.500,00 delle indennità di dicembre degli amministratori per riavviare il progetto “tirocini trimestrali risocializzanti” già durante le festività natalizie dando un sostegno economico a circa 15 persone.
La maggioranza, con la sua proverbiale correttezza, non ha nemmeno richiesto il parere del revisore contabile su questo emendamento e lo ha respinto senza dire una parola.Ha approvato, invece, un proprio emendamento che prevede di vincolare 630 mila euro dell’avanzo di amministrazione 2010 ad eventuali oneri aggiuntivi che dovessero essere necessari alla costruzione della caserma. L’assestamento generale è stato approvato con 8 voti a favore e 4 contrari.

lunedì 12 dicembre 2011

La nuova Farmacia Comunale

Cronaca del consiglio comunale del 17 novembre
LA NUOVA FARMACIA COMUNALE
di Pino Salinetti e Amerina Paolacci

Il consiglio comunale del 17 novembre ha deciso all’unanimità che il Comune eserciti il diritto di prelazione sulla seconda farmacia che dovrà aprire nella parte nuova del paese. Si conclude positivamente un’azione portata avanti dalla precedente amministrazione che nel 2010 predispose gli atti necessari a richiedere e ottenere l’istituzione di una nuova farmacia, avendo Castel Madama superato i 7500 abitanti.
Finalmente lo scorso settembre la giunta regionale con delibera n. 388/2011 ha approvato la nuova pianta organica delle farmacie del Lazio inserendo anche quella di Castel Madama. Inoltre ha inviato al sindaco il decreto stesso, offrendo la nuova sede in prelazione al nostro Comune.
L’intenzione dell’amministrazione Salinetti era duplice: in primo luogo richiedere l’istituzione di una nuova farmacia per potenziare tale servizio di primario interesse pubblico e renderlo maggiormente disponibile a tutta la popolazione; in secondo luogo ottenere la titolarità della farmacia al Comune e non a un privato. Questo per avere più benefici: praticare una politica calmieratrice rispetto ai prezzi di mercato; svolgere al meglio una funzione socio-sanitaria a sostegno delle fasce più deboli della popolazione (gli anziani e le famiglie con un basso reddito); avere un beneficio economico per il Comune, da restituire ai cittadini in servizi.
Queste motivazioni sono state condivise da tutto il Consiglio comunale che ha deliberato di richiedere alla Regione, come suo diritto, che la seconda farmacia del paese sia comunale.
Ora si apre una fase molto delicata e importante che deve portare in tempi brevi all’apertura della nuova farmacia. A questo proposito il Consiglio comunale del 17 novembre ha discusso anche una mozione dei consiglieri dell’Unione di centrosinistra, con la quale si chiedeva di iniziare subito in commissione consiliare la discussione sulla gestione della farmacia comunale. Infatti, vi sono molti nodi da sciogliere. Innanzitutto quali caratteristiche deve avere la farmacia comunale per svolgere al meglio la sua funzione socio-sanitaria. Poi quale forma di gestione è più appropriata oggi per Castel Madama: in economia, in concessione a terzi, a mezzo di azienda speciale, a mezzo di società per azioni o a responsabilità limitata con o senza il vincolo della proprietà pubblica maggioritaria. Infine se si sceglie una forma di gestione che include un soggetto privato, occorre scegliere come deve essere fatta la gara per selezionarlo, come devono essere regolati i rapporti economici tra comune e privato, e così via.
Sono questioni importanti di indirizzo dell’azione amministrativa, di competenza del Consiglio comunale, sulle quali tutti i consiglieri saranno chiamati a votare, ma prima ancora a esprimere il proprio orientamento per giungere alla scelta migliore per il paese. Eppure La maggioranza ha respinto la mozione: vuole avere mano libera in queste decisioni. Di cosa ha paura? Di confrontarsi su ciò che è meglio per Castel Madama? O deve nascondere qualcosa?
I consiglieri dell’Unione hanno vivacemente protestato perché, con questo rifiuto la maggioranza calpesta di nuovo il diritto dei consiglieri comunali eletti dai cittadini di indirizzare e controllare l’azione dell’amministrazione comunale. L’Unione si è riservata di riproporre la questione in nuovi termini.

Osservatorio permanente sulle politiche giovanili

Cronaca del consiglio comunale del 17 novembre
OSSERVATORIO PERMANENTE SULLE POLITICHE GIOVANILI
di Pino Salinetti

Il Consiglio Comunale di Castel Madama del 17 novembre è tornato a discutere dei giovani.
Dopo i tragici fatti accaduti il 6.12.2009, il Consiglio condusse una seria riflessione sul disagio giovanile e sulle sue cause per individuare le azioni da intraprendere per garantire ai bambini, ai ragazzi e ai giovani una positiva crescita personale e una serena convivenza civile. Il Consiglio comunale si riunì il 21/12/2009 in forma aperta presso la palestra della scuola media e, tra l’altro, decise di istituire un gruppo di lavoro che incontrò i responsabili di scuola, parrocchia, associazioni sportive e culturali e gruppi di giovani e studenti. Sulla base di tali incontri fu elaborato un documento, “Per un patto educativo della comunità locale”, finalizzato a porre le basi per una nuova cultura di attenzione, rispetto, solidarietà, responsabilità, partecipazione che venne approvato all’unanimità nel Consiglio Comunale del 23 aprile 2010.
In tale documento è prevista la costituzione di un Osservatorio permanente sulle politiche giovanili con il compito di mettere a punto e coordinare gli interventi, promuovere la partecipazione dei soggetti interessati, monitorare l’andamento del progetto e riferire al Consiglio comunale.
L’Osservatorio è costituito dal Sindaco o suo delegato, da un consigliere di maggioranza e uno di minoranza, l’assistente sociale comunale, uno psicologo indicato dall’Ordine degli Psicologi del Lazio, il Dirigente scolastico o suo delegato, il Presidente del Consiglio di Istituto o suo delegato, il Presidente della Consulta degli stranieri o suo delegato e da cinque rappresentanti delle associazioni indicate da quelle iscritte all’Albo comunale delle Associazioni.
In questi due anni sono stati svolti periodici interventi presso le nove classi di scuola media da parte di psicologi volontari; sono state organizzate giornate della Comunità; si sono costituite associazioni come Camminando con Stefano e L’albero della vita che sono state il motore di attività importanti come il pedibus, le escursioni, la festa di primavera e la festa dello sport che hanno riunito volontari di tutte le associazioni e il centro anziani, e dato vita a incontri intergenerazionali e interassociativi mirati a costruire una comunità che si prende cura del proprio territorio e del benessere dei propri membri a partire dai bambini e dai giovani.
Il progetto è ben avviato e deve andare avanti.
Questa è la convinzione anche del nuovo Consiglio comunale che ha eletto all’unanimità i suoi nuovi rappresentanti all’interno dell’Osservatorio permanente sulle politiche giovanili: Cristiano Parmegiani e Giuseppe Salinetti in rappresentanza, rispettivamente, del Gruppo di maggioranza e dei Gruppi di minoranza consiliare.

venerdì 18 novembre 2011

Secondo numero del giornale dell'Unione

Sabato 19 (dalle ore 16.30) e Domenica 20 (dalle ore 10.30) novembre in piazza Dante sarà presente il banchetto dell'Unione per la diffusione del secondo numero del giornale cartaceo e la raccolta di sottoscrizioni. Si invitano quindi tutti i cittadini a partecipare.
In anteprima pubblichiamo il link del nuovo numero del giornale (in formato pdf):
L'unioneinforma_n1_novembre2011

 

mercoledì 9 novembre 2011

Mozione sulla Raccolta dei Rifiuti Urbani

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 7 novembre2011, una mozione inerente alla raccolta dei rifiuti urbani.
Il testo integrale della mozione è disponibile sul seguente link documentale:

Mozione sulla raccolta dei rifiuti urbani

martedì 8 novembre 2011

Lettera aperta al Sindaco

Si riporta una lettera aperta indirizzata al sindaco Pascucci inerente alla diffusione, nel paese, di volantini recanti la firma "Comunità militante castellana".
Di seguito si riporta il testo integrale della lettera:

Signor sindaco,
Il 19 settembre è stato diffuso, da un membro della sua amministrazione, un volantino a firma Comunità Militante Castellana. E’ la seconda volta: ad agosto ne era uscito un altro un pò in sordina. In quello di settembre sono riportate, in modo ben circostanziato, che solo chi ne fa parte può conoscere, alcune attività della sua amministrazione, condite con inesattezze e forzature polemiche, il ricorso alle quali non è una novità per esponenti e gruppi che la sostengono.
Le novità di questo scritto che ci preoccupano molto sono: la sua forma anonima, le accuse infondate e infamanti verso ex amministratori e attuali esponenti dell’opposizione, l’uso di atti amministrativi riservati utilizzati come corpi contundenti contro gli avversari.
Di fronte a questo salto di qualità della "lotta" politica, da una parte ci tuteleremo in sede giudiziaria, dall’altra le chiediamo di intervenire con fermezza per richiamare tutti ad un confronto politico civile e democratico. Di tante cose ha bisogno Castel Madama, meno che di far degenerare la vita pubblica in uno scontro "all’ultimo sangue" che allontanerebbe ancora di più i cittadini dalla partecipazione.
Ci aspettiamo, pertanto, che lei:
- intervenga per impedire la divulgazione di notizie riservate tutelate dalla legge sulla privacy, qualsiasi persona e contenuto esse si riferiscano;
- smentisca la sottrazione di documenti da parte degli ex amministratori e, al contrario, precisi il leale e corretto rapporto istituzionale che abbiamo avuto, quando ci è stato richiesto, al fine di portare a conclusione opere e servizi a favore della comunità castellana;
- assuma una netta presa di distanza dal modo anonimo intimidatorio e fascista usato dagli estensori del volantino nei confronti dell’opposizione e dei duemila cittadini che essa rappresenta.
Diciamo fascista non a caso. Infatti oltre ai toni, è proprio la firma che ci preoccupa. Comunità militante castellana, sembra una variante nostrana della Comunità militante tiburtina, nota sigla neofascista che ha firmato e rivendicato, da ultimo, uno striscione con le immagini di Hitler e Mussolini e la scritta "L’unica repubblica che riconosciamo è quella sociale, siam fatti così>" affisso la notte del 2 giugno 2011 sulla terrazza del Pincio, a poche ore dall’inizio delle celebrazioni della Festa della Repubblica.
Le chiediamo, di nuovo, di intervenire presto e con decisione per garantire che il confronto-scontro, sebbene aspro, sia sempre trasparente, democratico, nel merito delle scelte amministrative, salvaguardando le persone, altrimenti si andrà verso un imbarbarimento della politica che né noi, né lei vogliamo.

Castel Madama, 7 novembre 2011

I consiglieri comunali de L’Unione di centrosinistra

Mozione sulla nuova farmacia comunale

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 7 novembre 2011, una mozione sulla nuova sede farmaceutica a Castel Madama.
Di seguito si riporta il testo integrale della mozione:

MOZIONE SULLA ISTITUZIONE DI UNA NUOVA SEDE FARMACEUTICA

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CASTEL MADAMA

 PREMESSO

CHE il Comune di Castel Madama, avendo la popolazione residente al 31.12.2009 superato le 7500 unità, con deliberazione della giunta comunale del 6 maggio 2010, n. 63 propose alla Regione Lazio l’istituzione della terza sede farmaceutica con il criterio demografico;
CHE sul Supplemento ordinario n. 167 al Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 36 del 28-9-2011 è stata pubblicata la deliberazione della giunta regionale 9 settembre 2011, n. 388 riguardante "Revisione della pianta organica delle farmacie dei comuni della Provincia di Roma. Anno 2010";
CHE con tale deliberazione viene istituita la terza sede farmaceutica nel comune di Castel Madama;
CHE l’articolo 9 della Legge 2 aprile 1968, n. 475 e ss.mm.ii. prevede che "La titolarità delle farmacie che si rendono vacanti e di quelle di nuova istituzione a seguito della revisione della pianta organica può essere assunta per la metà dal comune";
CHE l’articolo 10 della suddetta legge prevede che entro 20 giorni dalla pubblicazione della revisione della pianta organica, la Regione comunica il decreto stesso al sindaco del comune interessato indicando il numero delle sedi offerte in prelazione;
CHE l'amministrazione comunale entro 60 giorni dall'avvenuta comunicazione delibera l'eventuale assunzione della gestione della farmacia dandone immediata comunicazione alla Regione Lazio;
CHE in mancanza di tale tempestiva comunicazione l'amministrazione comunale decade dal diritto di prelazione;

 CONSIDERATO

CHE una farmacia comunale può svolgere una funzione socio-sanitaria importante, soprattutto in un periodo di crisi economica come l’attuale, ponendo l’attenzione al cittadino non solo cliente, attuando una politica tariffaria calmieratrice rispetto ai prezzi di mercato, iniziative a favore delle fasce deboli, campagne di prevenzione a prezzi sociali, proponendo servizi che a volte le private non erogano, svolgendo un’azione in collaborazione e supporto ai servizi sociali comunali;
CHE una farmacia comunale efficiente è utile ai cittadini, ma anche redditizia per il Comune, rappresentando un’entrata propria alternativa ai trasferimenti dello stato sempre più ridotti;

 IMPEGNANO
 IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE

- Ad esercitare, attraverso una deliberazione di giunta comunale, il diritto di prelazione del Comune sulla nuova sede farmaceutica istituita a Castel Madama;
- A dare comunicazione alla Regione Lazio di tale deliberazione entro i termini previsti dalla legge;
- A predisporre una proposta per la gestione della farmacia comunale da sottoporre entro due mesi, e comunque prima dell’approvazione, alla discussione della commissione consiliare competente.


I consiglieri comunali
Giuseppe Salinetti, Amerina Paolacci, Alberto Grelli

Primo numero del giornale dell'UNIONE

Anche se un pò in ritardo, pubblichiamo il link al nuovo giornale dell'UNIONE che esce in forma cartacea (questo il primo numero):
L'unioneinforma_n0_settembre2011

 

mercoledì 26 ottobre 2011

Cronaca del Consiglio Comunale del 20 ottobre 2011

Cronaca del Consiglio comunale
Il 20 ottobre 2011 si è svolto un importante consiglio: importante sia per l’argomento in discussione (gli equilibri di bilancio) che per il modo in cui è stato affrontato dalla maggioranza, un misto di incompetenza e arroganza, il cui esito è una deliberazione illegittima che mette in pericolo i conti del comune e fa rischiare lo scioglimento del Consiglio comunale e nuove elezioni.

Premessa
Il D.Lgs. 267/2000 prescrive che il Consiglio comunale almeno una volta l’anno, entro il 30 settembre, deve verificare se le entrate e le spese previste nel bilancio sono rispettate, sono in equilibrio tra loro. Se non lo sono deve prendere provvedimenti per riportare i conti in pareggio. E’ un controllo importante per la finanza locale, tant’è vero che la legge prevede che se non viene fatto è come se non fosse stato approvato il bilancio di previsione: di conseguenza viene nominato un commissario per farlo e il Prefetto inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio comunale.
I nuovi amministratori hanno affrontato la verifica degli equilibri di bilancio in modo almeno superficiale. Non hanno tenuto il consiglio comunale entro il 30.9.2011, così il Prefetto prima ha richiamato il sindaco, poi lo ha diffidato ad approvare la salvaguardia degli equilibri entro il 26.10.2011.
Soltanto il 14 ottobre il presidente ha convocato il Consiglio comunale per giovedì 20, ma fino a mercoledì agli atti vi è solo la proposta di deliberazione senza alcun documento contabile allegato. Soltanto mercoledì pomeriggio in Commissione consiliare, a meno di 24 ore dal Consiglio, viene data qualche informazione in più. Eppure l’attuale assessore al bilancio quando era presidente del consiglio esigeva, giustamente, che gli atti del consiglio fossero pronti il giorno della sua convocazione. Ma ora che amministra tale rigore e trasparenza non la attua, né la richiede ai suoi nuovi alleati.
Ma la superficialità, o meglio l’incompetenza, dei nuovi amministratori si rivela soprattutto dal fatto che non hanno portato in Consiglio comunale l’approvazione del bilancio consuntivo 2010, che ha un diretto rapporto con la verifica degli equilibri di bilancio. Si dice che sia stato approvato preliminarmente dalla Giunta. Ma gli atti non sono stati depositati, né sono stati avvisati i consiglieri e comunque tra l’avviso e lo svolgimento del Consiglio comunale di approvazione del consuntivo devono trascorrere 20 giorni, troppi per rispettare la diffida del Prefetto e non rischiare lo scioglimento.

Cronaca del consiglio
Così si arriva al consiglio comunale del 20 ottobre. I consiglieri dell’Unione presentano una richiesta di rinvio della votazione degli equilibri di bilancio perché come dice il D.Lgs 267/2000 non si può accertare il rispetto del pareggio dei conti se non è stato approvato dal Consiglio comunale il bilancio consuntivo dell’anno precedente. E perché, come dice il Regolamento del Consiglio comunale, non si può mettere in votazione una delibera i cui atti completi non siano stati a disposizione dei consiglieri nei tre giorni precedenti il Consiglio. I consiglieri dell’Unione chiedono che sia il sindaco ad intervenire per proporre una uscita da questo impiccio in cui la maggioranza si è cacciata con le proprie mani. Ma il sindaco non parla.
Interviene al suo posto il presidente del consiglio che, con i suoi modi spicci, mette in votazione la richiesta di rinvio della discussione che la maggioranza respinge, e poi la salvaguardia degli equilibri di bilancio che invece approva. Entrambe le volte votano soltanto sette consiglieri di maggioranza perché nel frattempo ha abbandonato l’aula Domenico Moreschini, che già in commissione, il giorno prima, non aveva partecipato alla votazione.
Pietropaoli ha dettato la linea: non ammettere gli sbagli né tantomeno superarli con un confronto con la minoranza, ma tirare dritto, calpestando le leggi e mettendo in pericolo i conti del comune e la sopravvivenza stessa del Consiglio comunale.

Successivamente la maggioranza respinge due mozioni presentate dall’Unione:
La maggioranza ha votato contro la mozione che impegnava il sindaco a rinnovare il bando per i tirocini risocializzanti, con la motivazione che non ci sono i soldi. Di conseguenza circa 30 persone l’anno non avranno più la possibilità di un lavoro trimestrale che la precedente amministrazione aveva assicurato anche con i soldi delle proprie indennità. Il sindaco Pascucci è stato bravo ad aumentare la propria indennità e quella dei suoi assessori, ma non trova i soldi per i disoccupati, le donne con figli a carico, i giovani con disagi.
Infine la maggioranza ha votato contro la mozione che impegnava il sindaco a rinominare la Giunta prevedendo la nomina di assessori uomini e donne. La maggioranza, cioè, non intende far rispettare al sindaco Pascucci lo Statuto comunale che stabilisce che la Giunta sia composta da membri di entrambi i generi. Il quarto assessore donna verrà nominato dal sindaco quando lo deciderà la maggioranza. Sono 150 giorni che c’è una giunta illegittima, che non rispetta lo Statuto comunale che prevede che essa sia composta da membri di entrambi i generi. Quanti altri ne devono passare?
Leggi, statuti e regolamenti ci sono per garantire il corretto funzionamento della vita pubblica, non per essere disattesi e piegati ai propri interessi politici di parte.

A cura del Gruppo consiliare L’Unione di centrosinistra

 

lunedì 10 ottobre 2011

Mozione sulle pari opportunità in Giunta

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 10 ottobre 2011, una mozione sulla pari opportunità in Giunta.
Di seguito si riporta il testo integrale della mozione:

Mozione sulla pari opportunità fra uomini e donne nella Giunta comunale

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CASTEL MADAMA

 PREMESSO

CHE in data 31 maggio 2011 il Sindaco ha firmato i decreti di nomina degli assessori e il 16 giugno 2011 ha comunicato la composizione della Giunta alla seconda adunanza del Consiglio comunale successiva alle elezioni;
CHE la Giunta risulta composta da tre assessori, tutti e tre di genere maschile;
CHE tra gli otto consiglieri di maggioranza risulta eletta una donna;

 CONSIDERATO

CHE lo Statuto del Comune di Castel Madama richiama espressamente l’obbligo di tutela della pari rappresentanza di genere; infatti l’art. 63 stabilisce che il sindaco deve assicurare “condizioni di pari opportunità fra uomini e donne con la presenza di entrambi i sessi nella composizione della Giunta”;;
CHE la Giunta attualmente in carica, composta da soli uomini, disattende in modo evidente quanto previsto dallo Statuto comunale all’art. 63 sopra citato e non tiene conto dell’apporto prezioso che le donne sanno offrire in ogni ambito della società e delle istituzioni pubbliche;
CHE i Tribunali Amministrativi Regionali, tra cui quello del Lazio, in numerosi Comuni hanno annullato i decreti del Sindaco di nomina di Giunte costituite o da soli uomini o da un numero insufficiente di donne, ravvisando in ciò una violazione degli Statuti comunali, e costringendo i Sindaci ad adeguare la composizione delle Giunte ai principi di pari opportunità, al fine di garantire la giusta rappresentanza di genere;

 CONSIDERATO ALTRESì

CHE da 140 giorni il Comune di Castel Madama è amministrato da una Giunta, la cui composizione è in aperta violazione dello Statuto comunale;
CHE tale situazione non è più tollerabile;

 IMPEGNA IL SINDACO

A ritirare, entro 15 giorni, i provvedimenti di nomina degli attuali assessori e a rinominarli assicurando la presenza di entrambi i sessi nella composizione della Giunta, così come stabilisce l’art. 63 dello Statuto Comunale.


I consiglieri comunali
Giuseppe Salinetti, Amerina Paolacci, Alberto Grelli

Mozione sul disagio socio-economico

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 10 ottobre 2011, una mozione sulle misure adottate per la riduzione del disagio socio-economico.
Di seguito si riporta il testo integrale della mozione:

Mozione su misure per la riduzione del disagio socio-economico

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CASTEL MADAMA

 PREMESSO

CHE dal 2007 la situazione socio-economica delle famiglie di Castel Madama a seguito della crisi finanziaria generale, si è molto aggravata soprattutto per i giovani disoccupati e gli espulsi dal lavoro;
CHE il Comune di Castel Madama ha attuato dal 2007 al 2011 progetti, approvati con le deliberazioni di giunta comunale nn. 31/2007, 23/2008, 10/2009, 59/2010, volti alla riduzione del disagio economico e al reinserimento sociale, in parte finanziati con le somme risparmiate a seguito della auto-riduzione delle indennità di carica degli amministratori;
CHE tali provvedimenti hanno consentito a 101 persone - individuate attraverso avvisi pubblici tra donne con figli a carico, adulti disoccupati, giovani a rischio di emarginazione sociale e soggetti con particolari problematicità derivanti da stati di dipendenza - di svolgere attività di utilità sociale e di ricevere un contributo economico che, seppure di lieve entità e limitato nel tempo, ha rappresentato non solo una forma di sostegno al reddito familiare, ma anche il riconoscimento di una funzione sociale che ha rafforzato la dignità della persona, migliorato la propria autostima e il reinserimento nel sistema delle relazioni sociali del paese;
CHE in questi ultimi mesi, a causa dell’inasprimento della crisi, le condizioni di numerose famiglie castellane sono ulteriormente peggiorate;

 CONSIDERATO

CHE il 30 settembre 2011 si è concluso l’ultimo turno trimestrale;
CHE a tutt’oggi la Giunta comunale non ha assunto alcun atto relativo alla prosecuzione dei progetti di riduzione del disagio socio-economico;

 IMPEGNA
 IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Ad approvare anche per gli ultimi mesi del 2011 e per il 2012 un progetto mirato a ridurre il disagio socio-economico, rivolto ai soggetti più colpiti dalla crisi e a rischio di emarginazione sociale, individuati attraverso un avviso pubblico.


I consiglieri comunali
Giuseppe Salinetti, Amerina Paolacci, Alberto Grelli

mercoledì 28 settembre 2011

Cronaca del Consiglio Comunale del 8 settembre 2011

Nel consiglio comunale del 30 giugno sono state costituite le commissioni consiliari. La maggioranza ha preso l’impegno per una veloce approvazione definitiva della Variante generale al PRG e per la costruzione del nuovo depuratore. Sono state chiarite e ridimensionate le preoccupazioni per il finanziamento del Palazzetto delle sport. Molto negativo il rifiuto della maggioranza di istituire la commissione edilizia comunale e altri organi di partecipazione dei cittadini alle attività del Comune, come il Comitato per i gemellaggi, l’Osservatorio sulle politiche giovanili e la Consulta degli stranieri.

Il consiglio comunale di giovedì 8 settembre inizia con la comunicazione del presidente del consiglio, il quale chiede all’opposizione di attendere ancora per avere la propria postazione nella stanza della minoranza, visto che l’amministrazione ha difficoltà a far lavorare il dipendente con questa mansione. Due giorni dopo, comunque, la postazione verrà allestita.
Il primo punto all’ordine del giorno riguarda i gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Dopo diversi interventi della minoranza di chiarimento su questioni relative alla delibera, emerge che la nuova amministrazione ha portato le indennità del sindaco e degli assessori al massimo previsto dalla legge, “concedendosi” un 15% in più di quanto avevano percepito i componenti dell’amministrazione Salinetti.

Il secondo punto è relativo alla convenzione tra il Comune di Castel Madama e quello di San Polo riguardante il segretario comunale. Essa prevede che le ore di lavoro settimanali del segretario siano così ripartite: 21 al Comune di Castel Madama e 15 al Comune di San Polo. La minoranza fa notare che il segretario comunale assicura una indispensabile consulenza e supporto giuridico agli amministratori per affrontare i problemi e le quotidiane richieste da parte di cittadini e imprese; che egli fornisce quotidianamente chiarimenti agli uffici per una efficiente erogazione dei servizi e coordina i capi-settore; che egli opera una azione di controllo e gestione del personale.

E’ evidente che lavorando meno a Castel Madama il nostro comune pagherà solo il 60% dello stipendio del segretario, ma la sua minore presenza avrà di certo una ricaduta negativa su tutta l’attività del comune e di conseguenza sui cittadini.
Mentre la maggioranza illustra la delibera da approvare dicendo che la convenzione con il comune di San Polo ha la durata di 1 anno, la minoranza (l’unica che sembra aver letto gli atti) fa notare che il testo della delibera prevede una durata di 3 anni. La maggioranza, accortasi dell’errore, si giustifica parlando di errore materiale e si approva il punto in delibera con l’astensione della minoranza.
Nonostante l’assenza per malattia del capogruppo dell’Unione, l’ex sindaco Pino Salinetti, la maggioranza chiede la discussione della mozione presentata contro la manovra finanziaria del governo Berlusconi. Mentre i consiglieri di minoranza illustrano la mozione, i consiglieri di maggioranza continuamente lasciano l’aula e ritornano, parlano tra loro e leggono il giornale, snobbando l’importanza della manovra, che riduce stipendi, pensioni e servizi pubblici e taglia sette miliardi di risorse agli enti locali. Le conseguenze sul nostro comune saranno pesantissime: Castel Madama avrà nel 2012 circa 450 mila euro in meno e nel 2013 altri 215 mila euro.

Dopo i due interventi dei consiglieri dell’Unione, l’unico intervento della maggioranza sbalordisce tutti i presenti: il capogruppo Parmegiani continua a sostenere che la manovra del governo è buona, che non c’è una forte crisi economica e che la lotta all’evasione prevista dal governo Berlusconi risolleverà l’Italia.
Parmegiani già una volta aveva stupito tutti sostenendo che la sanatoria dello scudo fiscale è stata positiva perché, permettendo il rientro in Italia dei capitali anche illeciti dai paradisi fiscali con una tassazione irrisoria del 5%, aveva portato denaro nelle casse delle banche ed aveva irrobustito il sistema bancario italiano. Questa volta Parmegiani ha sostenuto che è giusto che i contratti aziendali possano derogare dai contratti nazionali di lavoro e dalle stesse leggi dello Stato, permettendo alle imprese di licenziare d’autorità in barba all’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, che prevede il licenziamento solo “per giusta causa”.

Dalla discussione e dal modo di stare in aula appare chiaramente che alla maggioranza castellana non interessa, a differenza della gran parte delle amministrazioni locali, il taglio dei trasferimenti agli enti locali previsti nella manovra, la riduzione dei diritti dei lavoratori, l’innalzamento dell’età pensionabile, la riduzione dei servizi, il taglio delle risorse per l’istruzione, la sanità e lo sviluppo, l’aumento dell’IVA e delle tasse e l'assenza di qualsivoglia taglio delle indennità e della riduzione dei privilegi dei parlamentari. Tant’è che boccia la mozione presentata dal gruppo consigliare dell’Unione.

Un peccato, perché la mozione de L’Unione è stata predisposta sullo schema preparato dall’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, e approvata dalla gran parte degli enti locali, sia di centro destra che di centro sinistra.

Mentre l’80% dei Comuni italiani si prepara alla Giornata nazionale di protesta contro la manovra economica del governo, attraverso la riconsegna al Ministro dell’Interno delle deleghe in materia di anagrafe e stato civile e la chiusura simbolica dei relativi uffici, il nostro Comune difende e giustifica i tagli del governo.

A cura del Gruppo consiliare L’Unione di centrosinistra

 

giovedì 8 settembre 2011

Mozione sul Decreto Legge n. 138 del 13-08-2011

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi degli artt. 39 e 43 del D.Lgs. 267/2000, dell’art. 42 dello Statuto comunale e dell’art. 47 del Regolamento del Consiglio comunale, richiedono la convocazione del Consiglio Comunale per la trattazione della mozione inerente al D.L. del 13.8.2011, n. 138 "Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e lo sviluppo".
Il testo integrale della mozione è disponibile sul seguente link documentale:

Mozione sul D.L. n.138 del 13-08-2011

martedì 6 settembre 2011

Lettera per il Consultorio Familiare di Castel Madama

Alla Spett. AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE ROMA G
Via Tiburtina, 22 a 00019 Tivoli

Alla c.a. Direttore Generale della ASL
Dott. Nazareno Renzo BRICIOLI
Alla c.a. Direttore Amministrativo
Dott. Daniele AGUZZI
Alla c.a. Direttore Sanitario
Dott. Marco ROLLONI
Alla c.a. Direttore S.O.C. Gestione Area Patrimonio
Arch. Giuliana SACCO
Alla c.a. Direttore del Distretto Sanitario di Tivoli
Dott.ssa Adalgisa De Arcangelis

E pc Al Sindaco del Comune di Castel Madama
Dott. Domenico PASCUCCI


Oggetto: riapertura Consultorio familiare di Castel Madama

L’8 agosto 2011 la ASL RMG ha chiuso il Consultorio familiare di Castel Madama in via Baccelli e ne ha trasferito le attività a Vicovaro e a Tivoli.
Dalle informazioni che abbiamo reperito risulta che nell’ultima settimana di luglio utenti e personale del Consultorio hanno notato un travetto secondario spezzato nel soffitto di una delle stanze. Dopo un consulto tra l’ufficio amministrativo, quello tecnico della ASL RMG e il Comune di Castel Madama, la ASL ha deciso di chiudere tutto il Consultorio di Castel Madama e di spostare il personale e le attività a quelli di Vicovaro e di Tivoli.
Abbiamo accertato che vi è la disponibilità del proprietario dei locali di via Baccelli a eseguire i lavori di riparazione e, nel frattempo, a mettere a disposizione una nuova stanza.
Inoltre ci risulta che il proprietario dell’appartamento soprastante il Consultorio abbia fornito la relazione tecnica che certifica la staticità del solaio.
Ci sembra che vi siano le condizioni per una rapida soluzione del problema e una riapertura a breve del Consultorio di Castel Madama.
Pertanto, in qualità di rappresentanti dei cittadini di Castel Madama, e in tale veste tutori dell’interesse generale del paese, Le chiediamo di intervenire risolutamente per consentire la riapertura immediata del Consultorio familiare di Castel Madama, garantendo nel modo migliore il diritto alla salute dei nostri concittadini.
Le vogliamo ricordare che lo scorso inverno, in veste di sindaco e di assessori del paese, concordammo con il Direttore amministrativo della ASL RMG la concessione di un locale comunale per garantire una sede più adeguata e funzionale al Consultorio familiare di Castel Madama. Locale che è in procinto di essere ristrutturato a tale scopo.
In quella sede il Direttore amministrativo prese il preciso impegno a mantenere aperto il Consultorio nell’attuale sede finché non fosse stata aperta la nuova.
Le chiediamo, quindi, di dare seguito a quell’impegno.
In attesa di un sollecito riscontro, Le porgiamo cordiali saluti

Castel Madama. 5 settembre 2011
I Consiglieri comunali di Castel Madama
Giuseppe Salinetti
Amerina Paolacci
Alberto Grelli

Interrogazione sul Consultorio Familiare

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 5 settembre 2011, un'interrogazione inerente al Consultorio Familiare di Castel Madama.
Di seguito si riporta il testo integrale della interrogazione:

INTERROGAZIONE SUL CONSULTORIO FAMILIARE

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 267/2000, dell’art. 42 dello Statuto comunale e degli artt. 49 e 75 del Regolamento del Consiglio comunale, presentano la seguente interrogazione e richiedono che la risposta sia comunicata in forma scritta.

PREMESSO
CHE l’8 agosto 2011 la ASL RMG ha chiuso il Consultorio familiare di Castel Madama in via Baccelli e ne ha trasferito le attività a Vicovaro e a Tivoli;
CHE dalle informazioni che abbiamo reperito risulta che nell’ultima settimana di luglio utenti e personale del Consultorio hanno notato un travetto secondario spezzato nel soffitto di una delle stanze;
CHE dopo un consulto tra l’ufficio amministrativo, quello tecnico della ASL RMG e il Comune di Castel Madama, la ASL ha deciso di chiudere tutto il consultorio di Castel Madama e di spostare il personale e le attività a quelli di Vicovaro e di Tivoli;
CHE vi è la disponibilità del proprietario dei locali di via Baccelli a eseguire i lavori di riparazione e, nel frattempo, a mettere a disposizione una nuova stanza;
CHE il proprietario dell’appartamento soprastante il Consultorio ha fornito la relazione tecnica che certifica la staticità del solaio,

CONSIDERATO
CHE vi sono le condizioni per una rapida soluzione del problema e una riapertura a breve del Consultorio di Castel Madama;
CHE, il sindaco, in quanto rappresentante della comunità locale, è anche tutore dell’interesse generale del paese e del diritto alla salute dei suoi abitanti,

INTERROGANO PER CONOSCERE
  • se quanto è riportato in premessa corrisponde al vero;
  • se vi sono altre informazioni sulla vicenda non riportate in premessa;
  • quale è stato l’intervento dell’Amministrazione comunale;
  • quando è prevista la riapertura del Consultorio familiare in via Baccelli;
  • se non ritiene opportuno intervenire con estrema determinazione presso la ASL RMG per pretendere l’immediata riapertura del Consultorio;
  • a che punto è l’iter di ristrutturazione dei locali sottostanti la scuola media e quando si prevede l’inizio e la fine dei lavori.

I Consiglieri comunali dell'Unione
Giuseppe Salinetti     Amerina Paolacci    Alberto Grelli

Interrogazione sulla pulizia di caditoie e pozzetti comunali

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 5 settembre 2011, un'interrogazione inerente alla pulizia delle caditoie e dei pozzetti comunali.
Di seguito si riporta il testo integrale della interrogazione:

INTERROGAZIONE SULLA PULIZIA DI CADITOIE E POZZETTI COMUNALI

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 267/2000, dell’art. 42 dello Statuto comunale e degli artt. 49 e 75 del Regolamento del Consiglio comunale, presentano la seguente interrogazione e richiedono che la risposta sia comunicata in forma scritta.

PREMESSO
CHE i pozzetti e le caditoie poste lungo le strade, i parcheggi, i giardini, i cortili degli edifici pubblici del paese sono completamente o parzialmente pieni di terra, foglie e rifiuti vari;
CHE tali pozzetti e caditoie sono ricettacolo di insetti e animali infestanti ed emanano cattivi odori;
CHE nel periodo autunnale si verificano fenomeni temporaleschi di importante intensità e se il sistema di raccolta delle acque piovane non è efficiente si verificano allagamenti delle strade e dei piazzali pubblici;
CHE il sindaco, in quanto autorità sanitaria locale, presiede alla tutela dell'igiene pubblica e previene situazioni di rischio,
INTERROGANO PER CONOSCERE
  • se e quali interventi intende assumere l’amministrazione comunale relativamente allo svuotamento, al lavaggio e alla disinfezione dei pozzetti, delle caditoie e del suolo circostante;
  • quando prevede di compiere tali interventi.

I Consiglieri comunali dell'Unione
Giuseppe Salinetti     Amerina Paolacci    Alberto Grelli

Interrogazione sull'ordinanza del "taglio delle siepi"

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 5 settembre 2011, un'interrogazione inerente al rispetto dell'ordinanza relativa al taglio delle siepi in vigore dal 9 giugno scorso.
Di seguito si riporta il testo integrale della interrogazione:

INTERROGAZIONE SUL RISPETTO DELL'ORDINANZA RELATIVA AL TAGLIO DELLE SIEPI

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 267/2000, dell’art. 42 dello Statuto comunale e degli artt. 49 e 75 del Regolamento del Consiglio comunale, presentano la seguente interrogazione e richiedono che la risposta sia comunicata in forma scritta.

PREMESSO
CHE, come ogni anno, all’inizio di giugno il sindaco ha emesso un’ordinanza, pubblicata anche sul sito del Comune il 09/06/2011, che dispone una puntuale manutenzione delle siepi e delle cunette per evitare inconvenienti e situazioni di pericolo per la viabilità e per il deflusso delle acque piovane;
CHE tale ordinanza dispone che tutti gli interventi di pulizia devono essere effettuati entro e non oltre il 30 giugno;
CHE in caso di inosservanza il Comune procederà d'ufficio con fattura a carico dei trasgressori, da aggiungere alla multa;
CHE numerosi cittadini ci hanno segnalato l’esistenza di molti tratti delle strade comunali e vicinali in cui le siepi non tagliate invadono la corsia, restringendone l’ampiezza, impedendo una adeguata visibilità con conseguente pericolo per la viabilità, e provocando graffiature dei veicoli,
INTERROGANO PER CONOSCERE
  • se è stata messa in atto l’esecuzione in danno del taglio delle siepi e in tal caso su quali strade e per quanti metri lineari; quale spesa è stata sostenuta dal Comune; quante multe sono state comminate e di quale entità, quanto è il ricavato delle multe e del risarcimento dovuto dai trasgressori e quanto da essi è stato già versato;
  • qualora non sia stato preso alcun provvedimento si interroga per conoscere quali azioni intende assumere l’amministrazione comunale per far rispettare l’Ordinanza e ripristinare condizioni di transitabilità in sicurezza di tutte le strade del territorio comunale.

I Consiglieri comunali dell'Unione
Giuseppe Salinetti     Amerina Paolacci    Alberto Grelli

Interrogazione sulla fontana pubblica

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 5 settembre 2011, un'interrogazione inerente alla fontana pubblica già in esercizio, chiedendo anche una risposta in forma scritta.
Di seguito si riporta il testo integrale della interrogazione:

INTERROGAZIONE SULLA FONTANA PUBBLICA

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 267/2000, dell’art. 42 dello Statuto comunale e degli artt. 49 e 75 del Regolamento del Consiglio comunale, presentano la seguente interrogazione e richiedono che la risposta sia comunicata in forma scritta.

PREMESSO
CHE da fine luglio 2011 non è più funzionante l’acqua frizzante presso la fontana pubblica in via Caduti di Nassiriya;
CHE da ferragosto non funziona più nemmeno l’erogatore dell’acqua naturale della suddetta fontana pubblica;
CHE il punto di carico di acqua pubblica proveniente dal pozzo del Parco Oudenaarde, è stato completamente smantellato senza che sia stato predisposto un punto alternativo,
INTERROGANO PER CONOSCERE
  • quando verrà ripristinato l’erogatore di acqua frizzante presso la fontana pubblica in via Caduti di Nassiriya;
  • quando verrà ripristinato l’erogatore di acqua naturale presso la fontana pubblica in via Caduti di Nassiriya;
  • quando verrà ripristinato o nel vecchio sito o in uno nuovo il punto di carico di acqua pubblica.

I Consiglieri comunali dell'Unione
Giuseppe Salinetti     Amerina Paolacci    Alberto Grelli

lunedì 25 luglio 2011

Palazzetto dello sport

Palazzetto dello sport: una storia tormentata ma limpida
La precedente amministrazione comunale ha agito nell’interesse pubblico.
Eventi “imprevisti e imprevedibili” hanno condizionato la realizzazione dell’opera. La Regione è stata sempre informata.
I finanziamenti per terminare l’opera sono stati richiesti nella PIT.

Nel maggio 2005 la giunta Scardala chiese un finanziamento per il palazzetto dello sport. A novembre 2005 la Regione accordò un contributo di €450.000,00. Ad aprile 2006 il Comune presentò il progetto per la copertura del campetto della scuola elementare, progetto assentito a maggio dalla Regione.
L’amministrazione Salinetti nell’estate del 2006 valutò che localizzare l’intervento in tale area avrebbe comportato la perdita di un campo all'aperto, migliorato con il manto in erba sintetica, e il restringimento di un metro e mezzo della stradina laterale con conseguenti problemi per la viabilità di accesso al futuro parcheggio dello Stallone. Inoltre le dimensioni del palazzetto sarebbero state inadeguate allo svolgimento di gare omologabili dal CONI. Pertanto, invece di fare un’inutile copia della palestra già esistente presso tale scuola, si decise di realizzare un nuovo impianto più funzionale e rispondente agli interessi della comunità locale. Anche se il finanziamento ottenuto non sarebbe stato sufficiente a completare l’opera.
Questo cambiamento fu proposto sia al progettista sia alla dirigente dell’Area sport e tempo libero della Regione, ottenendo la loro disponibilità a rilocalizzare e riprogettare l’opera e a intendere il finanziamento come primo stralcio di un intervento più ampio.
Il nuovo progetto del palazzetto dello sport, molto più grande e situato a ridosso di tre scuole e del Parco Oudenaarde, in una zona meno congestionata, fu approvato con delibera di giunta comunale n. 153 dell’11.10.2006. Con nota prot. n. 9043 del 12.10.2006 fu trasmesso alla Regione il primo stralcio esecutivo dell’opera insieme alla richiesta di proroga per consentire lo svolgimento della gara d’appalto dei lavori. La Regione concesse la proroga con lettera acquisita dal Comune con prot. n. 1911 del 28.2.2007.
Quindi la ricollocazione dell’opera e il nuovo progetto sono stati fatti correttamente, informandone la Regione e ottenendo il suo assenso.
Poi venne svolta la gara d’appalto e i lavori iniziarono il 18.6.2007. Il progetto prevedeva le opere di scavo, la profilatura della scarpata, la costruzione dei muri e della copertura. Con un secondo stralcio si sarebbero completati i lavori. Purtroppo una serie di “eventi imprevisti e imprevedibili”, come sono stati definiti dal direttore dei lavori e dal RUP, hanno condizionato negativamente questo piano di lavoro.
A fine giugno 2007, durante gli scavi, furono rinvenute una fogna e una condotta di acqua sorgiva. Questo fatto costrinse ad eseguire opere non previste e a rivedere il quadro economico dell’opera.
A novembre 2007 fu la volta del palo e della linea elettrica aerea dell’ENEL che per motivi di sicurezza fu interrata, con altra perdita di tempo e di risorse economiche.
Nel frattempo era stato ottenuto il finanziamento per la messa in sicurezza veicolare e pedonale di via S.Anna, che prevedeva la creazione di un nuovo accesso di via Caduti di Nassiriya, trasformata in un parcheggio capace di ospitare il mercato e la fontana pubblica. Il nuovo accesso da via XXV aprile ha comportato lo spostamento di qualche metro del palazzetto dello sport, ma rimanendo dentro il perimetro dell’area interessata dall’opera, rinunciando allo spazio per il parcheggio del pullman della squadra ospite previsto tra il palazzetto e il parco Oudenaarde. La giunta comunale con delibera n. 140 del 7.10.2008 approvò tale variante al progetto, che prevedeva ancora la parziale edificazione del palazzetto.
Ma il 23 novembre 2008 e i giorni successivi piogge torrenziali provocarono un esteso smottamento del terreno a confine con la scuola S.Anna che costrinse a imprevisti e costosi lavori di rimozione di terra e di costruzione di una palificata di consolidamento lungo tutto il fronte a monte dell’area del palazzetto.
Tutti questi imprevisti - evidenziati dalle relazioni del progettista e direttore dei lavori ing. Simone Orazietti (incaricato dalla giunta Scardala e collega di Pietropaoli) e dal RUP ing. Salvati – hanno comportato legittime revisioni al quadro economico dell’opera, regolarmente approvate, da ultimo con la D.D. n. 425 del 14.9.2009, e inviate alla Regione, che hanno però succhiato i soldi necessari alla realizzazione dei muri e della copertura del palazzetto.
Per terminare la costruzione dell’edificio, la precedente amministrazione comunale nel giugno 2010 ha inserito la richiesta di 451 mila euro nella Progettazione Integrata Territoriale, finanziata con fondi europei per lo sviluppo delle aree rurali. Da allora si è in attesa che la Regione compili la graduatoria finale; in quella temporanea la PIT di Castel Madama era la prima tra le 25 presentate e ammesse.
Questi sono i fatti accaduti.
L’amministrazione precedente ha operato per realizzare un palazzetto dello sport funzionale agli interessi del paese. Eventi imprevisti e imprevedibili hanno obbligato i tecnici e l’amministrazione ad eseguire opere di messa in sicurezza dell’area non previste o molto più imponenti e costose rispetto a quelle progettate. Tali interventi hanno assorbito un’importante fetta del contributo regionale, impedendo la realizzazione dei muri e della copertura del palazzetto. Gli amministratori e gli uffici comunali hanno affrontato le varie e tormentate vicende accadute durante i lavori nel rispetto della normativa, informandone la Regione Lazio.
Ora se si vuole completare l’opera bisogna smettere di fare polemiche pretestuose e mostrare capacità politica e amministrativa.

domenica 24 luglio 2011

Interrogazione su Via delle Mura e sulla Pineta

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 22 luglio 2011, un'interrogazione inerente a Via delle Mura e alla Pineta.
Di seguito si riporta il testo integrale della interrogazione:

INTERROGAZIONE SU VIA DELLE MURA E SULLA PINETA

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 267/2000, dell’art. 42 dello Statuto comunale e degli artt. 49 e 75 del Regolamento del Consiglio comunale, presentano la seguente interrogazione e richiedono che la risposta sia comunicata in forma scritta.

PREMESSO

CHE via delle Mura si presenta a tutt’oggi in uno stato di degrado e abbandono;
CHE in più punti la pavimentazione si è sollevata e frantumata;
CHE i bordi della strada sono coperti da erbacce;
CHE lungo la strada sono presenti rifiuti;
CHE gli edifici prospicienti tale via sono ricoperti da parietaria;
CHE la pineta necessita di manutenzione ordinaria,
INTERROGANO PER CONOSCERE
  • I motivi per cui a tutt’oggi non sono stati eseguiti i consueti interventi di pulizia, di taglio dell’erba e della parietaria, di ripristino della pavimentazione stradale in via delle Murae alla Pineta;
  • Le date entro cui verranno iniziati e completati detti interventi.

I Consiglieri comunali dell'Unione
Giuseppe Salinetti     Amerina Paolacci    Alberto Grelli

Rifiuti: una scelta contro il Paese

UNA SCELTA CONTRO IL PAESE
La maggioranza respinge la mozione de L’Unione di centrosinistra sui rifiuti.
Blocca i lavori dell’isola ecologica, rinvia sine die la raccolta porta a porta

Nel Consiglio comunale del 14 luglio L’Unione di centrosinistra ha presentato una mozione per far partire la raccolta domiciliare dei rifiuti, differenziati dalle famiglie e ritirati per tipologia direttamente a casa.
Tale metodo garantisce da subito:
  • il 50% di raccolta differenziata, dimezzando i costi della discarica (€300.000,00 l’anno)
  • una maggiore pulizia e decoro del paese, eliminando cassonetti e campane dalle strade
  • il raddoppio del numero degli addetti, favorendo l’occupazione
  • il riciclaggio dei materiali raccolti, con indubbi vantaggi per l’ambiente (minor uso di materie prime e minor inquinamento dovuto alle discariche) e per l’economia (sviluppo delle industrie del riciclaggio e minori spese di approvvigionamento).
La mozione nelle premesse ricostruisce il lavoro svolto dalla precedente amministrazione comunale che ha portato il 6.6.2011 alla firma del contratto con le imprese che hanno vinto l’appalto del SERVIZIO DI RACCOLTA DEI RIFIUTI. Nei primi cinque mesi le ditte devono svolgere il servizio tradizionale e compiere tutte le operazioni necessarie affinché all’inizio del sesto mese (6.11.2011) cominci la raccolta porta a porta: censimento delle utenze domestiche e non domestiche; acquisto delle attrezzature e loro distribuzione gratuita alle famiglie; campagna di informazione ai cittadini.
A oltre un mese dalla firma del contratto, nessuna di queste operazioni è in atto.
Inoltre il 6.5.2011 sono iniziati i lavori per la costruzione dell’ISOLA ECOLOGICA sopra la galleria S. Quirico della A24. Subito dopo, però, i lavori si sono fermati, nonostante il contratto preveda che devono concludersi entro 17 settimane (5.9.2011).
La mozione impegna il sindaco ad adempiere agli atti di propria competenza; a controllare che le ditte rispettino gli obblighi contrattuali assunti e i relativi tempi di realizzazione; a proseguire le Giornate ecologiche; a modificare il Regolamento Albo comunale dei compostatori per consentire l’iscrizione anche ai cittadini che vivono nel centro urbano.
Nel suo intervento l’assessore Nonni ha dichiarato che l’amministrazione condivide l’obiettivo della raccolta porta a porta, ma non è d’accordo sulla localizzazione dell’isola ecologica sopra la galleria San Quirico della A24. I suoi lavori sono al momento bloccati perché la giunta sta verificando la possibilità di costruirla da un’altra parte. Ma se ciò dovesse ritardare di molto la sua costruzione, e di conseguenza l’avvio del porta a porta, l’isola ecologica si farà dove è attualmente prevista.
Questa scelta politica non ha alcun fondamento tecnico e rischia di avere pesanti conseguenze economiche per il Comune e di ritardare di anni l’avvio del porta a porta.
Non ci sono ragioni plausibili per realizzare l’isola ecologica da un’altra parte, ora che sono state ottenute tutte le autorizzazioni, firmata la convenzione con la Strada dei Parchi, sottoscritto il contratto d’appalto con la ditta, iniziati i lavori. Mentre ci sono tantissime conseguenze negative.
Il Comune dovrà annullare il contratto con l’impresa appaltatrice dell’isola ecologica, la quale, come minimo richiederà un risarcimento danni per il non rispetto del contratto. La ditta appaltatrice della raccolta porta a porta vedrebbe rinviato l’inizio del servizio e inoltre dovrebbe svolgerlo con l’isola ecologica distante diversi chilometri rispetto al luogo indicato nel capitolato d’appalto con maggiori costi di personale, di carburante e di mezzi. Pertanto anch’essa vorrà rifarsi verso il Comune sia delle mancate entrate che delle maggiori spese.
E quale sarebbe l’area più idonea?
Il Comune non ha terreni di proprietà. Non ci sono zone a servizi vicine al paese. Quindi o si acquista un terreno agricolo, si fa un nuovo progetto in variante al PRG (la cui approvazione richiede almeno due anni di tempo), oppure si acquista un terreno in zona industriale, lungo la S.P. Empolitana, che costa circa €40,00 al metro quadro per una spesa di 100.000,00 euro. A fronte del costo dell’area attuale equivalente a €1500,00 l’anno in base alla convenzione con la Strada dei Parchi.
Inoltre sarebbero a rischio i contributi della Provincia di €140.000,00 e dell’ANCI di €50.000,00; e non è detto che la realizzazione dell’isola ecologica in una nuova località abbia lo stesso costo di quella sopra la galleria autostradale che è perfettamente pianeggiante e raggiungibile.
Qualsiasi area si scelga non potrà essere più vicina e comoda di quella attuale. Questo comporterà un disagio per tutti i cittadini e le ditte che, invece di fare qualche centinaio di metro, dovranno fare diversi chilometri per raggiungerla. Infine, qualsiasi soluzione alternativa si adotti, passeranno anni prima che la nuova isola ecologica sia progettata, approvata e realizzata.
Di conseguenza sarà rinviato di anni l’inizio del servizio porta a porta.
Perché ritardare, quando potrebbe essere avviato a novembre 2011?
Ma non c’è stato verso. Nonostante l’evidenza dei fatti, la maggioranza ha ostinatamente confermato la sua posizione e ha respinto la mozione dell’Unione.

sabato 23 luglio 2011

Interrogazione sul Palio Margarita edizione 2011

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 22 luglio 2011, un'interrogazione inerente alla gestione del Palio Madama Margarita edizione 2011.
Di seguito si riporta il testo integrale della interrogazione:

INTERROGAZIONE SUL PALIO 2011

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 267/2000, dell’art. 42 dello Statuto comunale e degli artt. 49 e 75 del Regolamento del Consiglio comunale, presentano la seguente interrogazione e richiedono che la risposta sia comunicata in forma scritta.

PREMESSO

CHE il 9 e 10 luglio 2011 si è svolto il Palio Madama Margarita;
CHE numerosi operatori privati hanno occupato aree pubbliche per svolgere attività di somministrazione di alimenti e bevande;

CONSIDERATO

CHE nelle precedenti edizioni il Comune individuava le aree per la somministrazione e le assegnava tramite avviso pubblico;
CHE per ciascuna di dette aree venivano precisate, tra l’altro, l’ubicazione e il pagamento da versare al Comune;
CHE tale pagamento si componeva della TOSAP, delle spese per l’allaccio e la fornitura di acqua, luce e bagni chimici, di un contributo per l’organizzazione della manifestazione;
CHE le prime due venivano trattenute dal Comune, mentre la terza veniva ripartita e assegnata in egual misura al Comitato Palio e ai Rioni,

INTERROGANO PER CONOSCERE

- Con quale procedura e con quali atti amministrativi sono state assegnate aree pubbliche ad operatori privati per la somministrazione di alimenti e bevande durante il Palio 2011;
- Quali sono i capitoli in entrata del bilancio comunale e gli importi incassati relativi alla TOSAP; all’allaccio e fornitura di acqua, energia elettrica e bagni chimici; ai contributi per l’organizzazione del Palio;
- Quali sono i capitoli in uscita del bilancio comunale e gli importi spesi relativamente al Palio 2011, oltre al contributo di €15.500,00 assegnato con delibera di giunta comunale n. 86 del 28.6.2011;
- Chi ha eseguito i lavori relativi agli impianti idrico ed elettrico degli stand allestiti su aree pubbliche e verificato il rispetto delle norme di sicurezza.

I Consiglieri comunali dell'Unione
Giuseppe Salinetti      Amerina Paolacci     Alberto Grelli

Petizione sulla Raccolta dei rifiuti

L'UNIONE informa riceve e pubblica il testo di una petizione popolare formulata da cittadini di Castel Madama che stanno raccogliendo le firme necessarie:


sabato 16 luglio 2011

Cronaca del Consiglio Comunale del 14 luglio 2011

QUEST’ISOLA ECOLOGICA NON S’HA DA FARE!
Unità sulla richiesta di ripristino della nona sezione per la scuola dell’infanzia.

Comunicazione del sindaco
Silenzio, interviene il sindaco! Al primo punto all’odg del Consiglio comunale del 14 luglio ci sono, infatti, le comunicazioni del sindaco. “A proposito delle mie comunicazioni (breve pausa) cedo la parola all’assessore Cascini”. Un’altra occasione persa per sentire un intervento del sindaco in Consiglio. Lesto Cascini fa il suo primo intervento nella veste di assessore esterno non eletto dai cittadini per comunicare il punto di vista dell’amministrazione comunale sul volantino dell’Unione di centrosinistra. Che onore! Una volta i partiti erano i partiti, il Comune il Comune. Oggi gli amministratori invadono tutto lo spazio, si sostituiscono ai partiti, non distinguono più tra livello politico e livello istituzionale. Alla faccia del partito della giunta! E alla faccia del senso delle istituzioni rappresentative dell’intera comunità! D’altronde avete sentito parlare "Iniziativa e Solidarietà" dopo le elezioni?
Così ci siamo dovuti sorbire il Cascini pensiero e i suoi numeri sul debito di Ecoitalia.

Costruzione dell’isola ecologica e avvio della raccolta porta a porta
Al secondo punto all’odg vi era la mozione de L’Unione di centrosinistra sui rifiuti.
Il capogruppo Pino Salinetti, ricollegandosi a quanto comunicato dall’assessore esterno non eletto dai cittadini, ha precisato che per ridurre il debito con Ecoitalia c’è un solo modo: diminuire le 3.500 tonnellate che ogni anno il Comune porta in discarica con una spesa di circa €300.000,00. Per centrare questo obiettivo occorre far partire immediatamente il porta a porta che garantisce da subito più del 50% di raccolta differenziata.
La mozione nelle premesse ricostruisce il lavoro svolto dalla precedente amministrazione comunale per introdurre anche a Castel Madama la raccolta domiciliare dei rifiuti, differenziati dalle famiglie e ritirati per tipologia direttamente a casa. Questo impegno ha portato ai seguenti risultati:
  • il 6 maggio 2011 sono iniziati i lavori per la costruzione dell’isola ecologica (più propriamente chiamata Centro comunale di raccolta dei rifiuti differenziati) sopra la galleria S. Quirico della A24. Subito dopo, però, essi si sono fermati, nonostante il contratto preveda che debbano concludersi entro 17 settimane (metà settembre 2011);
  • il 6 giugno 2011 è stato firmato il contratto con le due imprese che, insieme, hanno vinto l’appalto del servizio di igiene urbana (raccolta dei rifiuti). Nei primi cinque mesi le ditte devono svolgere il servizio tradizionale e compiere tutte le operazioni necessarie affinché all’inizio del sesto mese (primi di novembre 2011) cominci effettivamente la raccolta domiciliare dei rifiuti, il porta a porta.
La mozione precisa quali sono le azioni che il Comune e le ditte appaltatrici devono compiere in questi 5 mesi: censimento di tutte le utenze domestiche e non domestiche; acquisto delle attrezzature e loro distribuzione gratuita alle famiglie e alle imprese; campagna di informazione ai cittadini. A un mese dalla firma del contratto, nessuna di queste operazioni è in atto.
La mozione, infine, impegna il sindaco e l’amministrazione comunale ad adempiere agli atti di propria competenza e a controllare che le ditte rispettino gli obblighi contrattuali assunti e i relativi tempi di realizzazione; a proseguire le Giornate ecologiche fino all’apertura del Centro di raccolta; a modificare il Regolamento Albo comunale dei compostatori per consentire l’iscrizione anche ai cittadini che vivono nel centro urbano; a riferire periodicamente alla Commissione consiliare II l’andamento dei lavori del Centro comunale di raccolta e lo svolgimento delle operazioni preliminari all’avvio del servizio domiciliare di raccolta dei rifiuti.

Nel suo intervento l’assessore Michele Nonni ha dichiarato che l’amministrazione condivide l’obiettivo della raccolta porta a porta, ma non è d’accordo sulla localizzazione dell’isola ecologica sopra la galleria San Quirico della A24. I suoi lavori sono al momento bloccati perché la giunta sta verificando la possibilità di costruirla da un’altra parte. Ma se ciò dovesse ritardare di molto la sua costruzione, e di conseguenza l’avvio del porta a porta, l’isola ecologica si farà là dove è attualmente prevista.

I consiglieri de L’Unione di centrosinistra hanno precisato che questa scelta politica non ha alcun fondamento tecnico e rischia di avere pesanti conseguenze economiche per il Comune e di ritardare di anni l’avvio del porta a porta.
Per quali ragioni si dovrebbe realizzare l’isola ecologica da un’altra parte, ora che sono state ottenute tutte le autorizzazioni, firmata la convenzione con la Strada dei Parchi, sottoscritto il contratto d’appalto con la ditta, iniziati i lavori? Non ci sono ragioni plausibili. Mentre ci sono tantissime conseguenze negative.
Il Comune dovrà annullare il contratto con l’impresa appaltatrice dell’isola ecologica, la quale, come minimo richiederà un risarcimento danni per il non rispetto del contratto. La ditta appaltatrice della raccolta porta a porta vedrebbe rinviato l’inizio del servizio e inoltre dovrebbe svolgerlo con l’isola ecologica distante diversi chilometri rispetto al luogo indicato nel capitolato d’appalto con maggiori costi di personale, di carburante e mezzi. Pertanto anch’essa vorrà rifarsi verso il Comune sia delle mancate entrate che delle maggiori spese.
E quale sarebbe l’area più idonea? Il Comune non ha terreni di proprietà. Non ci sono zone a servizi vicine al paese. Quindi o si acquista un terreno agricolo, si fa un nuovo progetto in variante al PRG (la cui approvazione richiede almeno due anni di tempo), oppure si acquista un terreno in zona industriale, lungo la S.P. Empolitana, che costa circa €40,00 al metro quadro per una spesa di oltre 100.000,00 euro. A fronte del costo dell’area attuale equivalente a €1500,00 l’anno in base alla convenzione con la Strada dei Parchi.
Inoltre sarebbero a rischio i contributi della Provincia di €140.000,00 e dell’ANCI di €50.000,00; e non è detto che la realizzazione dell’isola ecologica in una nuova località abbia lo stesso costo di quella sopra la galleria autostradale che è perfettamente pianeggiante e raggiungibile.
Qualsiasi area si scelga non potrà essere più vicina e comoda di quella attuale. Questo comporterà un disagio per tutti i cittadini e le ditte che, invece di fare qualche centinaio di metro, dovranno fare diversi chilometri per raggiungerla. Infine, qualsiasi soluzione alternativa si adotti, passeranno anni prima che la nuova isola ecologica sia progettata, approvata e realizzata. Conseguentemente sarà rinviato di anni l’inizio del servizio porta a porta. Perché ritardare ancora, quando potrebbe essere avviato a novembre 2011?
Ma non c’è stato verso. Nonostante l’evidenza dei fatti, la maggioranza ha ostinatamente confermato la sua posizione e ha respinto la mozione dell’Unione con 9 voti contrari (compreso quello di Monaco) e tre a favore.

Nona sezione di scuola dell’infanzia
Infine sono state discusse le mozioni che impegnano il sindaco e l’amministrazione comunale ad adoperarsi, insieme alla scuola e alle famiglie, presso il Ministero dell’istruzione per ottenere il ripristino della la nona sezione della scuola dell’infanzia, in modo da poter garantire il diritto alla scuola a tutti gli 86 bambini nati nel 2008 che ne hanno fatto richiesta.
Amerina Paolacci ha espresso soddisfazione per il fatto che la mozione de L’Unione, presentata il 24 giugno, abbia sollecitato anche la maggioranza ad occuparsi del problema e a presentare una propria mozione l’11 luglio. Gli esponenti del centrosinistra hanno messo in evidenza la forte contraddizione tra una sempre maggiore domanda di scolarizzazione e una politica del governo che invece riduce le spese per la scuola e per gli insegnanti.
Non è stato difficile unificare le due mozioni e condividere un testo unico che è stato votato all’unanimità dal Consiglio comunale.

Castel Madama, 16 luglio 2011

Il gruppo consiliare de L’Unione di centrosinistra