giovedì 9 giugno 2011

Mozione per la Variante al PRG

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 6 giugno 2011, una mozione di indirizzo inerente alla delibera per l'adozione della Variante Generale al P.R.G..
Di seguito si riporta il testo integrale della mozione:


Deliberazione del Consiglio comunale n. 12 del 26.05.2008 “Ricognizione e raccordo tecnico delle destinazioni territoriali ed urbanistiche. Adozione della Variante Generale al PRG”. Determinazioni

 PREMESSO

CHE il Consiglio comunale di Castel Madama non ha mai preso atto né graficizzato le modifiche apportate durante l’iter di approvazione della variante generale al PRG, approvata con DGR n. 3945 del 29.10. 1974, ingenerando notevoli problemi interpretativi sulla perimetrazione di alcune aree omogenee;
CHE il Consiglio comunale con deliberazione n. 98 del 26.6.1976 adottò la variante puntuale della zona Monitola, approvata definitivamente con DGR n. 6679 del 12.1.1979;
CHE a conclusione delle indagini della magistratura condotte tra il 1992 e il 1994 dal PM dott. Antonio Moricca per accertare eventuali manomissioni ai documenti grafici del PRG, il GIP dott. Vittorio Bucarelli emanò un Decreto di archiviazione, iscritto al R.G. Notizie di reato al n. 15092/93 e al R.G. GIP al n. 4359/94, in cui “dichiara la falsità della delibera di Consiglio Comunale di Castel Madama n. 98 del 26 giugno 1976, nonché della deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 6679 del 12 gennaio 1979, limitatamente alle modificazioni risultate inserite nella tavola 5 zonizzazione-allegata alle predette deliberazioni, non conformi alla volontà degli organi deliberanti”;
CHE l’Area Avvocatura Regionale del Dipartimento Istituzionale della Regione Lazio, con nota prot. n. 84562 del 25 giugno 2003, conferma la necessità del recepimento del Decreto di archiviazione emesso dal G.I.P. dott. Vittorio Bucarelli, e termina affermando: “Può ritenersi che la formalmente dichiarata falsificazione sia della delibera comunale sia di quella della Giunta Regionale (…) conservi – nonostante il tempo trascorso – la sua attualità, determinando il conseguente dovere (per le Amministrazioni competenti) di adottare i provvedimenti idonei a ripristinare la corretta disciplina urbanistica”;
CHE il Dipartimento Territorio della Regione Lazio con nota n. 98624 del 3.7.2003 e con nota del 6 maggio 2004 informa e sollecita il Comune di Castel Madama ad assumere provvedimenti in relazione a quanto rappresentato dall’Avvocatura Regionale;

PREMESSO INOLTRE

CHE il Consiglio comunale con deliberazione n. 25 del 9.2.1980 tentò di trasporre la Tavola 5 di zonizzazione del territorio comunale su una cartografia aggiornata e su base aerofotogrammetrica, ma la Giunta regionale con deliberazione n. 2847 del 26.55.1987 respinse tale soluzione per le incongruenze tra le due basi cartografiche con l’invito, da parte della commissione tecnica regionale, a procedere ad una vera e propria variante che, oltre ad aggiornare le previsioni di P.R.G., eliminasse le incongruenze cartografiche riscontrate
CHE tale richiesta è stata rinnovata più volte ribadita dagli uffici dell’Assessorato all’urbanistica della Regione Lazio: ad esempio nella nota prot. 1065 del 9.09.1997 nel respingere il PPE della zona industriale afferma: “Il Piano particolareggiato, seppur adottato in Variante al PRG vigente, non può essere lo strumento idoneo a definire univocamente i confini delle zone produttive non definiti nelle Tavole di PRG…”; e da ultimo nella nota prot. n. 220089/2007 del 29.01.2008 relativa alla variante dell’ex mattatoio

VALUTATO

Che l’urgenza e improcrastinabilità di ripristinare una corretta disciplina urbanistica attraverso una variante generale al PRG, che governi in modo adeguato le trasformazioni del territorio, è dovuta:
all’obbligo che deriva da un decreto della magistratura e da richieste pressanti e ripetute della Regione Lazio,
  • alla necessità socioeconomica in quanto l’incertezza nelle Tavole di PRG ha impedito lo sviluppo delle attività edilizie ed imprenditoriali, con notevoli conseguenze negative per l’economia, l’occupazione e un’ordinata espansione urbanistica del paese;
  • alla necessità tecnico-operativa di dare una chiara, univoca e trasparente lettura alle Tavole di P.R.G., anche mediante una loro rappresentazione su supporto informatico accessibile a tutti, in quanto esse mostrano evidenti imperfezioni e incertezze tecniche relative alla scala, alla mancanza di chiari riferimenti catastali, ai segni grafici dei perimetri delle aree omogenee, alla loro stessa denominazione che non risponde alla classificazione prevista dal D.M. 1444/1968;
  • alla necessità di riportate sulle Tavole di PRG tutte le varianti puntuali al PRG, alcune delle quali non hanno completato l’iter di approvazione, che dal 1974 ad oggi sono state adottate dal Consiglio comunale;
  • alla necessità di recepire le norme introdotte da leggi regionali e nazionali in materia urbanistica intervenute negli ultimi decenni e che il Comune non ha ancora recepito;
  • alla necessità di ammodernare ed aggiornare il P.R.G. alle mutate dinamiche demografiche ed esigenze socio-economiche della comunità locale;
 VISTO

CHE il Consiglio comunale con deliberazione n. 12 del 26/05/2008 ha deliberato la “Ricognizione e raccordo tecnico delle destinazioni territoriali ed urbanistiche. Adozione della Variante Generale al PRG”
CHE il 14.6.2008 è stato pubblicato sul BUR Lazio e sull’Albo Pretorio del Comune l’avviso di deposito degli atti relativi alla Variante Generale al PRG adottata con DCC n. 12 del 26.5.2008
CHE nei mesi successivi sono pervenute 110 osservazioni dei cittadini come contributo partecipativo alla formazione della Variante;
CHE il Consiglio comunale con deliberazione n. 6 del 13/03/2009 e con deliberazione n. 9 del 17/03/2009 ha approvato le controdeduzioni alle osservazioni pervenute;
CHE il Consiglio comunale con deliberazione n. 26 del 5/06/2009 ha approvato la graficizzazione delle modifiche conseguenti all’accoglimento delle osservazioni e delle relative controdeduzioni, nonché delle modifiche alle NTA ed alla Relazione generale
CHE, una volta acquisiti tutti i pareri necessari, il Comune, con lettera del 27.10.2009 prot. n. 9697, ha trasmesso alla Direzione Regionale Territorio Urbanistica gli elaborati relativi alla Variante generale al Piano Regolatore vigente con la richiesta di approvazione;
CHE il tecnico istruttore ha completato favorevolmente l’istruttoria
CHE presto si riunirà il Comitato regionale per il territorio a cui l’assessorato alle Politiche del Territorio e dell'Urbanistica ha chiesto un parere consultivo sulla Variante generale prima dell’approvazione finale da parte della Giunta regionale del Lazio

VISTO ALTRESÌ

CHE Regione Lazio ha concesso al Comune di Castel Madama un contributo per la redazione di programmi preliminari di intervento e realizzazione di opere pubbliche in essi ricomprese, ai sensi della L.R. n.21/2009 e della DGRL n. 985/ 2009
CHE Regione Lazio ha concesso al Comune di Castel Madama un contributo per la perimetrazione ed il recupero urbanistico dei nuclei sorti spontaneamente ai sensi della L. R. n. 28/80

RITENUTO

CHE la “Ricognizione e raccordo tecnico delle destinazioni territoriali ed urbanistiche. Adozione della Variante Generale al PRG” sia adeguata a ripristinare una corretta disciplina urbanistica nel Comune di Castel Madama;
CHE essa recepisca e riordini le varianti puntuali al PRG intercorse negli anni, recepisca la normativa nazionale e regionale intervenuta e aggiorni il PRG ai mutamenti demografici, sociali ed economici del paese;

IL CONSIGLIO COMUNALE
IMPEGNA
IL SINDACO E L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

  1. ad adoperarsi presso la Regione Lazio per una veloce e positiva approvazione definitiva della “Ricognizione e raccordo tecnico delle destinazioni territoriali ed urbanistiche in Variante Generale al PRG”, fermo restando che il Consiglio comunale, se lo riterrà opportuno, potrà operare modifiche e miglioramenti adottando varianti puntuali al PRG;
  2. A dare un incarico, entro il mese di giugno 2011, per la redazione di programmi preliminari di intervento e realizzazione di opere pubbliche in essi ricomprese, ai sensi della L.R. n. 21/2009, previa discussione nella competente commissione consiliare permanente sull’area su cui, visto il contributo concesso, è opportuno intervenire prioritariamente;
  3. A dare un incarico, entro il mese di giugno 2011, per la perimetrazione ed il recupero urbanistico dei nuclei sorti spontaneamente ai sensi della L. R. n. 28/80.

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