mercoledì 22 giugno 2011

Resoconto del C.C. del 21 giugno 2011

UNA MAGGIORANZA ARROCCATA E CONFUSA
Cronaca del Consiglio comunale

Martedì 21 giugno si è svolto il Consiglio Comunale convocato dalla maggioranza di centro destra del neo Sindaco Pascucci. I lavori del Consiglio iniziano con la richiesta della maggioranza di cambiare l’ordine del giorno e spostare alla fine la discussione dei primi tre punti riguardanti le mozioni presentate dai consiglieri dell’Unione di Centro Sinistra. I consiglieri dell’Unione si oppongono per rispetto del Regolamento consiliare e per consentire ai cittadini presenti in aula di ascoltare i problemi e le proposte contenute nelle mozioni, ma la maggioranza impone con il voto la modifica dell'ordine del giorno posticipando la discussione delle mozioni.
Pertanto, si procede alla nomina del Presidente del Consiglio. il Sindaco Pascucci chiede alla minoranza di riflettere e di accettare l’offerta della Vicepresidenza. La replica dei consiglieri di minoranza consiste nel volere un’attiva collaborazione e condivisione sui fatti e sulle attività e non "concessioni" di ruoli istituzionali senza la possibilità di discutere nel merito le proposte della maggioranza. Il Capogruppo di maggioranza e il Sindaco Pascucci (da notare che il suo sarà l’unico intervento in tutto il Consiglio) dicono perentoriamente che il candidato a presidente del Consiglio è Federico Pietropaoli e che non intendono cambiare nominativo, togliendo così spazio a ogni discussione. Quindi il sindaco pone in votazione il punto. Il consigliere Salinetti dell’Unione legge la dichiarazione di voto e motiva l’uscita dall’aula della minoranza spiegando che non si può accettare una vicepresidenza del Consiglio se la Presidenza stessa deve essere assegnata incondizionatamente al consigliere Pietropaoli, senza la possibilità di condividere un nome alternativo della maggioranza alla Presidenza del Consiglio, che rappresenta un ruolo di garanzia per tutti i consiglieri comunali. La maggioranza elegge così, da sola, Federico Pietropaoli come Presidente del Consiglio e Roberto Efficace come Vicepresidente.
Dopo la votazione, in modo irrituale (non si era mai visto prima in Consiglio comunale…) il neo Presidente dà la parola a diversi consiglieri comunali che intervengono sull’elezione appena svolta, evidenziando un comportamento censurabile e antidemocratico (prima si vota, poi si discute !).
Si passa, poi, alla discussione del punto relativo ai gruppi consiliari, senza alcuna presentazione e discussione delle proposte: la maggioranza pone all’approvazione il punto con la nomina di Pino Salinetti capogruppo dell’Unione, Augusto Monaco capogruppo di Leali e concreti e Cristiano Parmegiani capogruppo di maggioranza.
La stessa procedura sbrigativa viene seguita per la nomina della commissione dei giudici popolari. Quindi si passa al punto sulla istituzione e composizione delle commissioni consiliari permanenti. Qui appare evidente l’impreparazione e la confusione della maggioranza. La minoranza dell’Unione propone un emendamento che chiede il rispetto del criterio di proporzionalità delle commissioni al nuovo numero di componenti del Consiglio comunale. Essendo questi non più 16, bensì 12 (8 di maggioranza e 4 di minoranza), le commissioni dovrebbero essere composte da un totale di 6 consiglieri, in proporzione 4 per la maggioranza e 2 per le minoranze. La linea di condotta però è la solita: l’amministrazione Pascucci, arroccata nella sua maggioranza, comunica che non intende approvare l’emendamento e che, in attesa della modifica dello Statuto comunale del 2003 che prevede 7 componenti nelle commissioni, approverà pertanto il punto considerando le commissioni composte da 5 consiglieri di maggioranza e 2 di minoranza. Dopo di che accade l’assurdo: la maggioranza, contrariamente a quanto dichiarato, non vota contro l’emendamento ma incomprensibilmente si astiene, facendolo passare. L’imbarazzo del Presidente del Consiglio e del capogruppo di maggioranza è enorme e li spinge a chiedere un’interruzione alla seduta del Consiglio. Si riprende ma l’approvazione erronea dell’emendamento da parte della maggioranza impone il rinvio dei punti riguardanti la nomina delle commissioni ad un successivo Consiglio comunale.
Si va avanti fra l’imbarazzo generale, senza nessuna presentazione degli obiettivi e dei programmi della maggioranza, a votare i rappresentanti per la  Comunità Montana (Efficace, Moreschini per la maggioranza e Paolacci per la minoranza) e per l’Unione dei Comuni (Moreschini, Lolli per la maggioranza e Monaco per la minoranza).
Alle 20.30 la maggioranza propone di mettere in discussione le mozioni presentate dalla minoranza. I consiglieri dell’Unione tentano di opporsi manifestando la volontà di discutere e svolgere il Consiglio comunale in orari che possano garantire la presenza del pubblico. Ma la maggioranza ancora una volta impone la sua volontà e chiede di discutere la prima mozione. Alberto Grelli illustra la mozione presentata dall’Unione di Centrosinistra sui progetti finanziati e i servizi scolastici da realizzare prima della ripresa del prossimo anno scolastico. La maggioranza, questa volta senza commettere errori, boccia la mozione e ancora una volta dimostra di non essere capace di condividere temi importanti per la vita della comunità, nonostante fosse stato rivolto un appello al sindaco Pascucci per rivedere la sua posizione di contrarietà alla mozione.
Alle 21 passate si sospende il Consiglio comunale per la seconda volta consecutiva e si rinvia la discussione delle mozioni e delle interrogazioni al prossimo Consiglio da convocare entro giugno.

1 commento:

  1. L'arroganza di questa nuova Giunta va denunciata alla comunità. Riprendiamo i Consigli comunali e mostriamo a tutti i comportamenti dei nostri AMMINISTRATORI!

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