lunedì 25 luglio 2011

Palazzetto dello sport

Palazzetto dello sport: una storia tormentata ma limpida
La precedente amministrazione comunale ha agito nell’interesse pubblico.
Eventi “imprevisti e imprevedibili” hanno condizionato la realizzazione dell’opera. La Regione è stata sempre informata.
I finanziamenti per terminare l’opera sono stati richiesti nella PIT.

Nel maggio 2005 la giunta Scardala chiese un finanziamento per il palazzetto dello sport. A novembre 2005 la Regione accordò un contributo di €450.000,00. Ad aprile 2006 il Comune presentò il progetto per la copertura del campetto della scuola elementare, progetto assentito a maggio dalla Regione.
L’amministrazione Salinetti nell’estate del 2006 valutò che localizzare l’intervento in tale area avrebbe comportato la perdita di un campo all'aperto, migliorato con il manto in erba sintetica, e il restringimento di un metro e mezzo della stradina laterale con conseguenti problemi per la viabilità di accesso al futuro parcheggio dello Stallone. Inoltre le dimensioni del palazzetto sarebbero state inadeguate allo svolgimento di gare omologabili dal CONI. Pertanto, invece di fare un’inutile copia della palestra già esistente presso tale scuola, si decise di realizzare un nuovo impianto più funzionale e rispondente agli interessi della comunità locale. Anche se il finanziamento ottenuto non sarebbe stato sufficiente a completare l’opera.
Questo cambiamento fu proposto sia al progettista sia alla dirigente dell’Area sport e tempo libero della Regione, ottenendo la loro disponibilità a rilocalizzare e riprogettare l’opera e a intendere il finanziamento come primo stralcio di un intervento più ampio.
Il nuovo progetto del palazzetto dello sport, molto più grande e situato a ridosso di tre scuole e del Parco Oudenaarde, in una zona meno congestionata, fu approvato con delibera di giunta comunale n. 153 dell’11.10.2006. Con nota prot. n. 9043 del 12.10.2006 fu trasmesso alla Regione il primo stralcio esecutivo dell’opera insieme alla richiesta di proroga per consentire lo svolgimento della gara d’appalto dei lavori. La Regione concesse la proroga con lettera acquisita dal Comune con prot. n. 1911 del 28.2.2007.
Quindi la ricollocazione dell’opera e il nuovo progetto sono stati fatti correttamente, informandone la Regione e ottenendo il suo assenso.
Poi venne svolta la gara d’appalto e i lavori iniziarono il 18.6.2007. Il progetto prevedeva le opere di scavo, la profilatura della scarpata, la costruzione dei muri e della copertura. Con un secondo stralcio si sarebbero completati i lavori. Purtroppo una serie di “eventi imprevisti e imprevedibili”, come sono stati definiti dal direttore dei lavori e dal RUP, hanno condizionato negativamente questo piano di lavoro.
A fine giugno 2007, durante gli scavi, furono rinvenute una fogna e una condotta di acqua sorgiva. Questo fatto costrinse ad eseguire opere non previste e a rivedere il quadro economico dell’opera.
A novembre 2007 fu la volta del palo e della linea elettrica aerea dell’ENEL che per motivi di sicurezza fu interrata, con altra perdita di tempo e di risorse economiche.
Nel frattempo era stato ottenuto il finanziamento per la messa in sicurezza veicolare e pedonale di via S.Anna, che prevedeva la creazione di un nuovo accesso di via Caduti di Nassiriya, trasformata in un parcheggio capace di ospitare il mercato e la fontana pubblica. Il nuovo accesso da via XXV aprile ha comportato lo spostamento di qualche metro del palazzetto dello sport, ma rimanendo dentro il perimetro dell’area interessata dall’opera, rinunciando allo spazio per il parcheggio del pullman della squadra ospite previsto tra il palazzetto e il parco Oudenaarde. La giunta comunale con delibera n. 140 del 7.10.2008 approvò tale variante al progetto, che prevedeva ancora la parziale edificazione del palazzetto.
Ma il 23 novembre 2008 e i giorni successivi piogge torrenziali provocarono un esteso smottamento del terreno a confine con la scuola S.Anna che costrinse a imprevisti e costosi lavori di rimozione di terra e di costruzione di una palificata di consolidamento lungo tutto il fronte a monte dell’area del palazzetto.
Tutti questi imprevisti - evidenziati dalle relazioni del progettista e direttore dei lavori ing. Simone Orazietti (incaricato dalla giunta Scardala e collega di Pietropaoli) e dal RUP ing. Salvati – hanno comportato legittime revisioni al quadro economico dell’opera, regolarmente approvate, da ultimo con la D.D. n. 425 del 14.9.2009, e inviate alla Regione, che hanno però succhiato i soldi necessari alla realizzazione dei muri e della copertura del palazzetto.
Per terminare la costruzione dell’edificio, la precedente amministrazione comunale nel giugno 2010 ha inserito la richiesta di 451 mila euro nella Progettazione Integrata Territoriale, finanziata con fondi europei per lo sviluppo delle aree rurali. Da allora si è in attesa che la Regione compili la graduatoria finale; in quella temporanea la PIT di Castel Madama era la prima tra le 25 presentate e ammesse.
Questi sono i fatti accaduti.
L’amministrazione precedente ha operato per realizzare un palazzetto dello sport funzionale agli interessi del paese. Eventi imprevisti e imprevedibili hanno obbligato i tecnici e l’amministrazione ad eseguire opere di messa in sicurezza dell’area non previste o molto più imponenti e costose rispetto a quelle progettate. Tali interventi hanno assorbito un’importante fetta del contributo regionale, impedendo la realizzazione dei muri e della copertura del palazzetto. Gli amministratori e gli uffici comunali hanno affrontato le varie e tormentate vicende accadute durante i lavori nel rispetto della normativa, informandone la Regione Lazio.
Ora se si vuole completare l’opera bisogna smettere di fare polemiche pretestuose e mostrare capacità politica e amministrativa.

domenica 24 luglio 2011

Interrogazione su Via delle Mura e sulla Pineta

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 22 luglio 2011, un'interrogazione inerente a Via delle Mura e alla Pineta.
Di seguito si riporta il testo integrale della interrogazione:

INTERROGAZIONE SU VIA DELLE MURA E SULLA PINETA

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 267/2000, dell’art. 42 dello Statuto comunale e degli artt. 49 e 75 del Regolamento del Consiglio comunale, presentano la seguente interrogazione e richiedono che la risposta sia comunicata in forma scritta.

PREMESSO

CHE via delle Mura si presenta a tutt’oggi in uno stato di degrado e abbandono;
CHE in più punti la pavimentazione si è sollevata e frantumata;
CHE i bordi della strada sono coperti da erbacce;
CHE lungo la strada sono presenti rifiuti;
CHE gli edifici prospicienti tale via sono ricoperti da parietaria;
CHE la pineta necessita di manutenzione ordinaria,
INTERROGANO PER CONOSCERE
  • I motivi per cui a tutt’oggi non sono stati eseguiti i consueti interventi di pulizia, di taglio dell’erba e della parietaria, di ripristino della pavimentazione stradale in via delle Murae alla Pineta;
  • Le date entro cui verranno iniziati e completati detti interventi.

I Consiglieri comunali dell'Unione
Giuseppe Salinetti     Amerina Paolacci    Alberto Grelli

Rifiuti: una scelta contro il Paese

UNA SCELTA CONTRO IL PAESE
La maggioranza respinge la mozione de L’Unione di centrosinistra sui rifiuti.
Blocca i lavori dell’isola ecologica, rinvia sine die la raccolta porta a porta

Nel Consiglio comunale del 14 luglio L’Unione di centrosinistra ha presentato una mozione per far partire la raccolta domiciliare dei rifiuti, differenziati dalle famiglie e ritirati per tipologia direttamente a casa.
Tale metodo garantisce da subito:
  • il 50% di raccolta differenziata, dimezzando i costi della discarica (€300.000,00 l’anno)
  • una maggiore pulizia e decoro del paese, eliminando cassonetti e campane dalle strade
  • il raddoppio del numero degli addetti, favorendo l’occupazione
  • il riciclaggio dei materiali raccolti, con indubbi vantaggi per l’ambiente (minor uso di materie prime e minor inquinamento dovuto alle discariche) e per l’economia (sviluppo delle industrie del riciclaggio e minori spese di approvvigionamento).
La mozione nelle premesse ricostruisce il lavoro svolto dalla precedente amministrazione comunale che ha portato il 6.6.2011 alla firma del contratto con le imprese che hanno vinto l’appalto del SERVIZIO DI RACCOLTA DEI RIFIUTI. Nei primi cinque mesi le ditte devono svolgere il servizio tradizionale e compiere tutte le operazioni necessarie affinché all’inizio del sesto mese (6.11.2011) cominci la raccolta porta a porta: censimento delle utenze domestiche e non domestiche; acquisto delle attrezzature e loro distribuzione gratuita alle famiglie; campagna di informazione ai cittadini.
A oltre un mese dalla firma del contratto, nessuna di queste operazioni è in atto.
Inoltre il 6.5.2011 sono iniziati i lavori per la costruzione dell’ISOLA ECOLOGICA sopra la galleria S. Quirico della A24. Subito dopo, però, i lavori si sono fermati, nonostante il contratto preveda che devono concludersi entro 17 settimane (5.9.2011).
La mozione impegna il sindaco ad adempiere agli atti di propria competenza; a controllare che le ditte rispettino gli obblighi contrattuali assunti e i relativi tempi di realizzazione; a proseguire le Giornate ecologiche; a modificare il Regolamento Albo comunale dei compostatori per consentire l’iscrizione anche ai cittadini che vivono nel centro urbano.
Nel suo intervento l’assessore Nonni ha dichiarato che l’amministrazione condivide l’obiettivo della raccolta porta a porta, ma non è d’accordo sulla localizzazione dell’isola ecologica sopra la galleria San Quirico della A24. I suoi lavori sono al momento bloccati perché la giunta sta verificando la possibilità di costruirla da un’altra parte. Ma se ciò dovesse ritardare di molto la sua costruzione, e di conseguenza l’avvio del porta a porta, l’isola ecologica si farà dove è attualmente prevista.
Questa scelta politica non ha alcun fondamento tecnico e rischia di avere pesanti conseguenze economiche per il Comune e di ritardare di anni l’avvio del porta a porta.
Non ci sono ragioni plausibili per realizzare l’isola ecologica da un’altra parte, ora che sono state ottenute tutte le autorizzazioni, firmata la convenzione con la Strada dei Parchi, sottoscritto il contratto d’appalto con la ditta, iniziati i lavori. Mentre ci sono tantissime conseguenze negative.
Il Comune dovrà annullare il contratto con l’impresa appaltatrice dell’isola ecologica, la quale, come minimo richiederà un risarcimento danni per il non rispetto del contratto. La ditta appaltatrice della raccolta porta a porta vedrebbe rinviato l’inizio del servizio e inoltre dovrebbe svolgerlo con l’isola ecologica distante diversi chilometri rispetto al luogo indicato nel capitolato d’appalto con maggiori costi di personale, di carburante e di mezzi. Pertanto anch’essa vorrà rifarsi verso il Comune sia delle mancate entrate che delle maggiori spese.
E quale sarebbe l’area più idonea?
Il Comune non ha terreni di proprietà. Non ci sono zone a servizi vicine al paese. Quindi o si acquista un terreno agricolo, si fa un nuovo progetto in variante al PRG (la cui approvazione richiede almeno due anni di tempo), oppure si acquista un terreno in zona industriale, lungo la S.P. Empolitana, che costa circa €40,00 al metro quadro per una spesa di 100.000,00 euro. A fronte del costo dell’area attuale equivalente a €1500,00 l’anno in base alla convenzione con la Strada dei Parchi.
Inoltre sarebbero a rischio i contributi della Provincia di €140.000,00 e dell’ANCI di €50.000,00; e non è detto che la realizzazione dell’isola ecologica in una nuova località abbia lo stesso costo di quella sopra la galleria autostradale che è perfettamente pianeggiante e raggiungibile.
Qualsiasi area si scelga non potrà essere più vicina e comoda di quella attuale. Questo comporterà un disagio per tutti i cittadini e le ditte che, invece di fare qualche centinaio di metro, dovranno fare diversi chilometri per raggiungerla. Infine, qualsiasi soluzione alternativa si adotti, passeranno anni prima che la nuova isola ecologica sia progettata, approvata e realizzata.
Di conseguenza sarà rinviato di anni l’inizio del servizio porta a porta.
Perché ritardare, quando potrebbe essere avviato a novembre 2011?
Ma non c’è stato verso. Nonostante l’evidenza dei fatti, la maggioranza ha ostinatamente confermato la sua posizione e ha respinto la mozione dell’Unione.

sabato 23 luglio 2011

Interrogazione sul Palio Margarita edizione 2011

I consiglieri della lista l'UNIONE di centrosinistra, Pino Salinetti, Amerina Paolacci e Alberto Grelli hanno presentato, in data 22 luglio 2011, un'interrogazione inerente alla gestione del Palio Madama Margarita edizione 2011.
Di seguito si riporta il testo integrale della interrogazione:

INTERROGAZIONE SUL PALIO 2011

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 267/2000, dell’art. 42 dello Statuto comunale e degli artt. 49 e 75 del Regolamento del Consiglio comunale, presentano la seguente interrogazione e richiedono che la risposta sia comunicata in forma scritta.

PREMESSO

CHE il 9 e 10 luglio 2011 si è svolto il Palio Madama Margarita;
CHE numerosi operatori privati hanno occupato aree pubbliche per svolgere attività di somministrazione di alimenti e bevande;

CONSIDERATO

CHE nelle precedenti edizioni il Comune individuava le aree per la somministrazione e le assegnava tramite avviso pubblico;
CHE per ciascuna di dette aree venivano precisate, tra l’altro, l’ubicazione e il pagamento da versare al Comune;
CHE tale pagamento si componeva della TOSAP, delle spese per l’allaccio e la fornitura di acqua, luce e bagni chimici, di un contributo per l’organizzazione della manifestazione;
CHE le prime due venivano trattenute dal Comune, mentre la terza veniva ripartita e assegnata in egual misura al Comitato Palio e ai Rioni,

INTERROGANO PER CONOSCERE

- Con quale procedura e con quali atti amministrativi sono state assegnate aree pubbliche ad operatori privati per la somministrazione di alimenti e bevande durante il Palio 2011;
- Quali sono i capitoli in entrata del bilancio comunale e gli importi incassati relativi alla TOSAP; all’allaccio e fornitura di acqua, energia elettrica e bagni chimici; ai contributi per l’organizzazione del Palio;
- Quali sono i capitoli in uscita del bilancio comunale e gli importi spesi relativamente al Palio 2011, oltre al contributo di €15.500,00 assegnato con delibera di giunta comunale n. 86 del 28.6.2011;
- Chi ha eseguito i lavori relativi agli impianti idrico ed elettrico degli stand allestiti su aree pubbliche e verificato il rispetto delle norme di sicurezza.

I Consiglieri comunali dell'Unione
Giuseppe Salinetti      Amerina Paolacci     Alberto Grelli

Petizione sulla Raccolta dei rifiuti

L'UNIONE informa riceve e pubblica il testo di una petizione popolare formulata da cittadini di Castel Madama che stanno raccogliendo le firme necessarie:


sabato 16 luglio 2011

Cronaca del Consiglio Comunale del 14 luglio 2011

QUEST’ISOLA ECOLOGICA NON S’HA DA FARE!
Unità sulla richiesta di ripristino della nona sezione per la scuola dell’infanzia.

Comunicazione del sindaco
Silenzio, interviene il sindaco! Al primo punto all’odg del Consiglio comunale del 14 luglio ci sono, infatti, le comunicazioni del sindaco. “A proposito delle mie comunicazioni (breve pausa) cedo la parola all’assessore Cascini”. Un’altra occasione persa per sentire un intervento del sindaco in Consiglio. Lesto Cascini fa il suo primo intervento nella veste di assessore esterno non eletto dai cittadini per comunicare il punto di vista dell’amministrazione comunale sul volantino dell’Unione di centrosinistra. Che onore! Una volta i partiti erano i partiti, il Comune il Comune. Oggi gli amministratori invadono tutto lo spazio, si sostituiscono ai partiti, non distinguono più tra livello politico e livello istituzionale. Alla faccia del partito della giunta! E alla faccia del senso delle istituzioni rappresentative dell’intera comunità! D’altronde avete sentito parlare "Iniziativa e Solidarietà" dopo le elezioni?
Così ci siamo dovuti sorbire il Cascini pensiero e i suoi numeri sul debito di Ecoitalia.

Costruzione dell’isola ecologica e avvio della raccolta porta a porta
Al secondo punto all’odg vi era la mozione de L’Unione di centrosinistra sui rifiuti.
Il capogruppo Pino Salinetti, ricollegandosi a quanto comunicato dall’assessore esterno non eletto dai cittadini, ha precisato che per ridurre il debito con Ecoitalia c’è un solo modo: diminuire le 3.500 tonnellate che ogni anno il Comune porta in discarica con una spesa di circa €300.000,00. Per centrare questo obiettivo occorre far partire immediatamente il porta a porta che garantisce da subito più del 50% di raccolta differenziata.
La mozione nelle premesse ricostruisce il lavoro svolto dalla precedente amministrazione comunale per introdurre anche a Castel Madama la raccolta domiciliare dei rifiuti, differenziati dalle famiglie e ritirati per tipologia direttamente a casa. Questo impegno ha portato ai seguenti risultati:
  • il 6 maggio 2011 sono iniziati i lavori per la costruzione dell’isola ecologica (più propriamente chiamata Centro comunale di raccolta dei rifiuti differenziati) sopra la galleria S. Quirico della A24. Subito dopo, però, essi si sono fermati, nonostante il contratto preveda che debbano concludersi entro 17 settimane (metà settembre 2011);
  • il 6 giugno 2011 è stato firmato il contratto con le due imprese che, insieme, hanno vinto l’appalto del servizio di igiene urbana (raccolta dei rifiuti). Nei primi cinque mesi le ditte devono svolgere il servizio tradizionale e compiere tutte le operazioni necessarie affinché all’inizio del sesto mese (primi di novembre 2011) cominci effettivamente la raccolta domiciliare dei rifiuti, il porta a porta.
La mozione precisa quali sono le azioni che il Comune e le ditte appaltatrici devono compiere in questi 5 mesi: censimento di tutte le utenze domestiche e non domestiche; acquisto delle attrezzature e loro distribuzione gratuita alle famiglie e alle imprese; campagna di informazione ai cittadini. A un mese dalla firma del contratto, nessuna di queste operazioni è in atto.
La mozione, infine, impegna il sindaco e l’amministrazione comunale ad adempiere agli atti di propria competenza e a controllare che le ditte rispettino gli obblighi contrattuali assunti e i relativi tempi di realizzazione; a proseguire le Giornate ecologiche fino all’apertura del Centro di raccolta; a modificare il Regolamento Albo comunale dei compostatori per consentire l’iscrizione anche ai cittadini che vivono nel centro urbano; a riferire periodicamente alla Commissione consiliare II l’andamento dei lavori del Centro comunale di raccolta e lo svolgimento delle operazioni preliminari all’avvio del servizio domiciliare di raccolta dei rifiuti.

Nel suo intervento l’assessore Michele Nonni ha dichiarato che l’amministrazione condivide l’obiettivo della raccolta porta a porta, ma non è d’accordo sulla localizzazione dell’isola ecologica sopra la galleria San Quirico della A24. I suoi lavori sono al momento bloccati perché la giunta sta verificando la possibilità di costruirla da un’altra parte. Ma se ciò dovesse ritardare di molto la sua costruzione, e di conseguenza l’avvio del porta a porta, l’isola ecologica si farà là dove è attualmente prevista.

I consiglieri de L’Unione di centrosinistra hanno precisato che questa scelta politica non ha alcun fondamento tecnico e rischia di avere pesanti conseguenze economiche per il Comune e di ritardare di anni l’avvio del porta a porta.
Per quali ragioni si dovrebbe realizzare l’isola ecologica da un’altra parte, ora che sono state ottenute tutte le autorizzazioni, firmata la convenzione con la Strada dei Parchi, sottoscritto il contratto d’appalto con la ditta, iniziati i lavori? Non ci sono ragioni plausibili. Mentre ci sono tantissime conseguenze negative.
Il Comune dovrà annullare il contratto con l’impresa appaltatrice dell’isola ecologica, la quale, come minimo richiederà un risarcimento danni per il non rispetto del contratto. La ditta appaltatrice della raccolta porta a porta vedrebbe rinviato l’inizio del servizio e inoltre dovrebbe svolgerlo con l’isola ecologica distante diversi chilometri rispetto al luogo indicato nel capitolato d’appalto con maggiori costi di personale, di carburante e mezzi. Pertanto anch’essa vorrà rifarsi verso il Comune sia delle mancate entrate che delle maggiori spese.
E quale sarebbe l’area più idonea? Il Comune non ha terreni di proprietà. Non ci sono zone a servizi vicine al paese. Quindi o si acquista un terreno agricolo, si fa un nuovo progetto in variante al PRG (la cui approvazione richiede almeno due anni di tempo), oppure si acquista un terreno in zona industriale, lungo la S.P. Empolitana, che costa circa €40,00 al metro quadro per una spesa di oltre 100.000,00 euro. A fronte del costo dell’area attuale equivalente a €1500,00 l’anno in base alla convenzione con la Strada dei Parchi.
Inoltre sarebbero a rischio i contributi della Provincia di €140.000,00 e dell’ANCI di €50.000,00; e non è detto che la realizzazione dell’isola ecologica in una nuova località abbia lo stesso costo di quella sopra la galleria autostradale che è perfettamente pianeggiante e raggiungibile.
Qualsiasi area si scelga non potrà essere più vicina e comoda di quella attuale. Questo comporterà un disagio per tutti i cittadini e le ditte che, invece di fare qualche centinaio di metro, dovranno fare diversi chilometri per raggiungerla. Infine, qualsiasi soluzione alternativa si adotti, passeranno anni prima che la nuova isola ecologica sia progettata, approvata e realizzata. Conseguentemente sarà rinviato di anni l’inizio del servizio porta a porta. Perché ritardare ancora, quando potrebbe essere avviato a novembre 2011?
Ma non c’è stato verso. Nonostante l’evidenza dei fatti, la maggioranza ha ostinatamente confermato la sua posizione e ha respinto la mozione dell’Unione con 9 voti contrari (compreso quello di Monaco) e tre a favore.

Nona sezione di scuola dell’infanzia
Infine sono state discusse le mozioni che impegnano il sindaco e l’amministrazione comunale ad adoperarsi, insieme alla scuola e alle famiglie, presso il Ministero dell’istruzione per ottenere il ripristino della la nona sezione della scuola dell’infanzia, in modo da poter garantire il diritto alla scuola a tutti gli 86 bambini nati nel 2008 che ne hanno fatto richiesta.
Amerina Paolacci ha espresso soddisfazione per il fatto che la mozione de L’Unione, presentata il 24 giugno, abbia sollecitato anche la maggioranza ad occuparsi del problema e a presentare una propria mozione l’11 luglio. Gli esponenti del centrosinistra hanno messo in evidenza la forte contraddizione tra una sempre maggiore domanda di scolarizzazione e una politica del governo che invece riduce le spese per la scuola e per gli insegnanti.
Non è stato difficile unificare le due mozioni e condividere un testo unico che è stato votato all’unanimità dal Consiglio comunale.

Castel Madama, 16 luglio 2011

Il gruppo consiliare de L’Unione di centrosinistra

sabato 9 luglio 2011

Diritto alla scuola dei bambini di Castel Madama

La scuola di Castel Madama in questi anni ha mantenuto elevati standard di qualità: sia nell’offerta formativa (classi a tempo pieno e a trenta ore nonostante i tagli della Gelmini) grazie all’impegno del Collegio dei docenti e del Consiglio d’istituto; sia nella riqualificazione degli edifici e nei servizi scolastici, in particolare la mensa, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale.
Ora ha di fronte nuovi obiettivi: continuare l’azione di miglioramento e garantire il diritto alla scuola a tutti i bambini. Infatti, dopo anni di stabilità, gli iscritti cominciano di nuovo ad aumentare, a cominciare dalla scuola dell’infanzia, mentre gli insegnanti e i non docenti diminuiscono. Un contributo di Pino Salinetti, Luisa Troia e Amerina Paolacci per conoscere meglio gli attuali problemi della scuola e individuare percorsi di soluzione che richiederanno l’impegno di tutti.
Si riporta di seguito il link al documento di riferimento:
Diritto alla scuola

Buona lettura a tutti, informarsi è un dovere !

mercoledì 6 luglio 2011

Scaricabarili e Irresponsabili

Sembra che la campagna elettorale non sia mai finita. I nuovi amministratori si comportano come se fossero ancora all’opposizione: addossare ogni colpa a chi ha amministrato, boicottare il cambiamento.
La vicenda rifiuti.

L’amministrazione comunale ha comunicato di aver salvato Castel Madama dal fermo della raccolta dei rifiuti minacciato dalla Ecoitalia 87 srl, proprietaria della discarica dell’Inviolata di Guidonia, creditrice di importanti somme dal Comune di Castel Madama
L’Ecoitalia, unica società privata che gestisce le discariche nel Lazio, minaccia periodicamente di chiudere l’Inviolata in barba a ogni norma di salvaguardia dell’igiene e della salute pubblica. Nei 5 anni passati lo ha minacciato almeno 3 volte, dopo aver aumentato il costo di circa il 50% (per scaricare una tonnellata di rifiuti si pagano €100,00), aumento che ha messo in ginocchio i Comuni. Ogni volta abbiamo affrontato e risolto il problema senza accusare nessuno e senza auto-compiacerci di fronte alla cittadinanza.
Anche nel giugno 2006 vi era quasi un anno e mezzo di fatture da pagare. Nei cinque anni successivi l’amministrazione Salinetti ha pagato alla ECOITALIA €1.552.000,00 rispetto a €1.582.000,00 di fatturato, il 98% di quanto dovuto, bloccando l’indebitamento del Comune verso la società. Il problema è costituito dai debiti ereditati dal passato che anche l’amministrazione attuale, come la precedente, deve affrontare. Tale indebitamento deriva dal fatto che il Comune per anni non ha incassato tutta la TARSU dovuta dai cittadini, quindi le entrate sono inferiori alle uscite.
Noi abbiamo iniziato a fare una lotta contro l’evasione e a recuperare importanti somme. Ma non basta. Occorre anche ridurre i costi della discarica, e per farlo c’è solo un modo: diminuire i rifiuti da conferire in discarica potenziando la raccolta differenziata. Noi ci abbiamo provato: abbiamo organizzato le giornate ecologiche e aumentato le campane, portando dal 2,5% al 10% la quantità di rifiuti differenziati. Soprattutto siamo arrivati a fare il contratto e a consegnare i lavori per l’isola ecologica (6.5.2011) e per il servizio porta a porta (6.6.2011), che ridurrebbe del 50-70% la quantità dei rifiuti da portare in discarica. Oggi tutto è fermo! Ferme le giornate ecologiche, fermi i lavori dell’isola ecologica, fermo il porta a porta. Anzi diversi amministratori dichiarano che l’isola ecologica non si farà più sopra la galleria di san Chirico. Se questo accadesse davvero i danni economici e ambientali sarebbero enormi. Le ditte con il contratto firmato chiederebbero il risarcimento danni, il porta a porta sarebbe rinviato a chissà quando.
I nuovi amministratori invece di scaricare su altri le responsabilità (per discutere sul bilancio invitiamo l’amministrazione ad un pubblico confronto) e di ventilare scelte scellerate, dovrebbero preoccuparsi di amministrare Castel Madama. Infatti:
  • il 30 giugno è scaduto il termine per l’approvazione del conto consuntivo 2010 e, nonostante lo stato di avanzata preparazione, nulla è stato fatto dalla nuova amministrazione in consiglio comunale per la sua approvazione, importante anche per avere un quadro reale della gestione precedente;
  • il 30 giugno è scaduta la convenzione con la Regione Lazio relativa allo sportello gratuito “BIC Lazio” per i finanziamenti ai giovani e alle imprese, anche qui nulla è stato fatto dalla nuova amministrazione per ottenerne il rinnovo;
  • per la prima volta si effettuerà il Palio senza che il Comune abbia dato spazi e regole per le attività commerciali e di somministrazione che vogliono lavorare in quei giorni e senza incassare la TOSAP.
Ricordiamo al Sindaco Pascucci e agli assessori Cascini e Nonni che sono stati eletti per amministrare e, possibilmente, migliorare il paese.
Dovrebbero mostrare cognizione dei problemi e non cercare di scaricare responsabilità (che tra l’altro non ci sono) sulla precedente amministrazione, né tantomeno boicottare essenziali e non rinviabili innovazioni nei servizi, a cominciare dalla raccolta dei rifiuti porta a porta.


lunedì 4 luglio 2011

Cronaca del Consiglio Comunale del 30 giugno 2011

Nel consiglio comunale del 30 giugno sono state costituite le commissioni consiliari. La maggioranza ha preso l’impegno per una veloce approvazione definitiva della Variante generale al PRG e per la costruzione del nuovo depuratore. Sono state chiarite e ridimensionate le preoccupazioni per il finanziamento del Palazzetto delle sport. Molto negativo il rifiuto della maggioranza di istituire la commissione edilizia comunale e altri organi di partecipazione dei cittadini alle attività del Comune, come il Comitato per i gemellaggi, l’Osservatorio sulle politiche giovanili e la Consulta degli stranieri.

UN CONSIGLIO COMUNALE CON ALTI E BASSI

Giovedì 30 giugno si è tenuto il quarto consiglio comunale, iniziato con la solita inversione dei punti all’odg, votata dalla maggioranza in spregio alle interrogazioni e mozioni presentate dalla minoranza che sono state spostate alla fine del consiglio.
Successivamente, dopo che per ben due volte è stata rinviata l’istituzione delle commissioni consiliari, anche per un imbarazzante comportamento della maggioranza, il Consiglio, chiarite alcune norme statutarie , ha votato all’unanimità la costituzione delle commissioni consiliari permanenti e la nomina dei componenti. Con l’approvazione, nel marzo scorso, del nuovo Regolamento del Consiglio comunale, alle tradizionali tre commissioni, se ne sono aggiunte altre due: quella di controllo e garanzia e quella pari opportunità. Questo il quadro completo:

nome
competenze
componenti
Commissione consiliare 1^
Funzioni d’indirizzo e di controllo politico-amministrativo e di valutazione preliminare degli atti di consiglio in materia di:
  • bilancio
  • scuola, cultura, sport, turismo
  • servizi sociali
  • personale, polizia locale
Marco Di Berardino
Cristiano Parmegiani
Pamela Lolli
Domenico Moreschini
Alberto Grelli
Augusto Monaco
Commissione  consiliare 2^
Funzioni d’indirizzo e di controllo politico-amministrativo e di valutazione preliminare degli atti di consiglio in materia di:
attività produttive
urbanistica ed edilizia
lavori pubblici
tutela dell’ambiente, igiene pubblica
parchi e giardini
Roberto Efficace
Pamela Lolli
Cristiano Parmegiani
Federico Pietropaoli
Amerina Paolacci
Augusto Monaco
Commissione consiliare 3^
Funzioni  d’indirizzo e  di controllo politico-amministrativo e di valutazione preliminare degli atti di consiglio in materia di:
  • Statuto
  • Regolamenti comunali
Marco Di Berardino
Roberto Efficace
Pamela Lolli
Domenico Moreschini
Cristiano Parmegiani
Pino Salinetti,
Augusto Monaco
Commissione di controllo e garanzia
Funzioni di verifica dell’attuazione del programma di mandato del sindaco; dei tempi di attuazione e dei costi dei lavori pubblici; del controllo di gestione dello stato di attuazione degli obiettivi programmati con le previsioni di bilancio; delle relazioni del revisore dei conti.
Pino Salinetti (presidente)
Marco Di Berardino
Roberto Efficace
Pamela Lolli
Domenico Moreschini
Augusto Monaco
Commissione pari opportunità
Funzioni di promozione delle condizioni di pari opportunità fra uomo e donna, ai sensi della legge n. 125/1991, e della presenza di entrambi i sessi negli organi collegiali del Comune e degli enti ed aziende ed istituzioni da essi dipendenti.
Lolli Pamela
Amerina Paolacci
Cristiano Parmegiani
nel rispetto del principio della partecipazione maggioritaria delle donne
La maggioranza ha poi respinto la mozione presentata dal gruppo de L’Unione di centrosinistra che chiedeva di individuare come organi collegiali ritenuti indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali del Comune la Commissione edilizia comunale, il Comitato per i gemellaggi, l’Osservatorio sulle Politiche giovanili, il Comitato di redazione del periodico del comune, la Consulta dei cittadini stranieri ed apolidi residenti nel Comune di Castel Madama.
Di conseguenza queste commissioni, frutto di Regolamenti approvati quasi tutti all’unanimità dal Consiglio comunale, non sono state previste nella successiva deliberazione sugli organi collegiali ritenuti indispensabili. Riteniamo questa scelta sbagliata, perché non valorizza gli strumenti di partecipazione dei cittadini all’amministrazione del comune.

Almeno per l’anno 2011, non verrà costituita la Commissione edilizia comunale, organo consultivo del Comune nei settori urbanistico ed edilizio. Essa esprime un parere sugli strumenti attuativi, sui piani di lottizzazione e sulle opere soggette al permesso di costruire. La Commissione Edilizia è composta: dal Dirigente del Settore competente; da due membri, scelti tra professionisti esperti; da un esperto paesaggista per le pratiche relative all’esercizio della subdelega di cui alla L.R. n° 59/95; da un agronomo forestale, che interviene solo quando vengano esaminate pratiche edilizie che prevedano la valutazione di un Piano di Utilizzazione Aziendale (P.U.A.); da un geologo, che interviene solo quando vengano esaminate particelle edilizie che prevedano l’esercizio della delega idrogeologica; da un Perito Demaniale per la verifica di sussistenza degli Usi Civici. Queste ultime quattro figure sono comunque indispensabili al Comune per acquisire i pareri necessari a istruire le pratiche relative alle richieste di costruzione dei cittadini.
Le esigenze di trasparenza e di partecipazione, di esame tecnico preventivo degli atti edilizi ed urbanistici più importanti erano valide prime, come lo sono adesso.
La scelta di non istituire la commissione edilizia è contraddittoria con quanto sostenuto dai vari Pietropaoli, Nonni, Efficace, Cascini che per anni hanno invocato l’istituzione di tale Commissione e ora che vi sono tutte le condizioni per istituirla (a febbraio di quest’anno è stato adottato il Nuovo Regolamento edilizio che recepisce la recente normativa relativa alla commissione edilizia) la maggioranza di cui fanno parte non la ritiene necessaria. Non c’è coerenza e non c’è spiegazione plausibile a tale rifiuto.

Le altre commissioni (l’Osservatorio sulle Politiche giovanili, il Comitato per i gemellaggi, il Comitato di redazione del periodico del comune, la Consulta dei cittadini stranieri) sono tutti strumenti di partecipazione dei cittadini, di cui fanno parte anche rappresentanti di maggioranza e minoranza del Consiglio comunale, che si occupano di aspetti importanti della vita della comunità locale. Le prime due hanno funzionato bene, sono state utili nel fornire suggerimenti e nel contribuire all’organizzazione di attività e manifestazioni. Le ultime due hanno avuto difficoltà, ma questo è un motivo in più per rilanciare la loro funzione, comunque importante per migliorare l’informazione e le politiche di integrazione.
Invece la maggioranza non le ha ritenute importanti e ha rimandato non si sa a quando il loro rinnovo. L’unica commissione di cui è stata confermata la necessità è quella sulla mensa scolastica, ma anche rispetto ad essa non sono stati eletti i rappresentanti del Consiglio comunale che ne dovrebbero far parte.
La maggioranza ha dato l’idea di non essere pronta a un confronto allargato, di preferire trattare separatamente con ciascun soggetto sociale, di scegliersi i referenti e decidere da sola, piuttosto che agire dentro organi collegiali democraticamente eletti, ritenuti un intralcio e un impedimento all’esercizio del potere.
Nei prossimi mesi continueremo a batterci affinché questi strumenti di partecipazione siano rinnovati e funzionanti, perché crediamo che un’amministrazione al servizio della comunità deve favorire l’incontro e la partecipazione democratica dei cittadini e delle associazioni e coinvolgerli nelle decisioni e nell’organizzazione delle attività.
Il consigliere Salinetti ha, poi, illustrato l’interrogazione sull’iter di costruzione del nuovo depuratore comunale in località Prato dei Grottoni. Ha ricostruito il lungo iter che ha portato all’approvazione del progetto dell’opera in variante al PRG e ha chiesto chiarimenti sulle intenzioni della nuova amministrazione, sulle richieste della Regione di atti integrativi per l’ottenimento dell’ultimo parere, quello paesaggistico, e sulla presentazione di un’ulteriore proroga, visto che la precedente è scaduta il 9 giugno scorso.
L’assessore Liberati, nella risposta, ha espresso la volontà dell’amministrazione comunale di portare avanti la costruzione dell’impianto; ha informato che il 15 giugno sono state presentate le integrazioni volute dalla Regione e che il 30 è stata richiesta una nuova proroga, ottenendo per ora una disponibilità informale al suo ottenimento.
Il Consigliere Salinetti si è dichiarato soddisfatto della risposta.

Il Consigliere Monaco ha presentato l’interrogazione sul palazzetto dello sport e anche in questo caso l’assessore Liberati ha informato che il 3 giugno vi è stato un sopralluogo di due tecnici della Regione che sono rimasti sorpresi nel constatare che i lavori sono limitati alla predisposizione dell’area e alla sua messa in sicurezza, manifestando perplessità sulla liquidazione del contributo regionale. L’assessore ha richiesto al responsabile dell’Ufficio tecnico comunale una relazione esplicativa dei fatti accaduti e dei lavori svolti e sulla base di essa si sta adoperando presso la Regione per mantenere il finanziamento già concesso e speso per le opere realizzate.
Il consigliere Monaco si è dichiarato parzialmente soddisfatto e ha annunciato la presentazione di una mozione più circostanziata per il prossimo settembre.

Infine la consigliera Amerina Paolacci del gruppo L’Unione di centrosinistra ha illustrato la mozione sull’iter di approvazione della Variante Generale al PRG. Ha ricordato che l’urgenza di ripristinare una corretta disciplina urbanistica attraverso una variante generale al PRG è dovuta:
  • all’obbligo che deriva da un decreto della magistratura e da richieste pressanti e ripetute della Regione Lazio;
  • alla necessità socioeconomica in quanto l’incertezza nelle Tavole di PRG ha impedito lo sviluppo delle attività edilizie ed imprenditoriali, con notevoli conseguenze negative per l’economia, l’occupazione e un’ordinata espansione urbanistica del paese;
  • alla necessità tecnico-operativa di dare una chiara, univoca e trasparente lettura alle Tavole di P.R.G. in quanto esse mostrano evidenti imperfezioni e incertezze tecniche relative alla scala, alla mancanza di riferimenti catastali, ai segni grafici dei perimetri delle aree omogenee, alla loro stessa denominazione che non risponde alla classificazione prevista dal D.M. 1444/1968;
  • alla necessità di riportate sulle Tavole di PRG tutte le varianti puntuali al PRG, che dal 1974 ad oggi sono state adottate dal Consiglio comunale;
  • alla necessità di recepire le norme introdotte da leggi regionali e nazionali in materia urbanistica intervenute negli ultimi decenni e che il Comune non ha ancora recepito;
  • alla necessità di ammodernare ed aggiornare il P.R.G. alle mutate dinamiche demografiche ed esigenze socio-economiche della comunità locale.
Ha poi ricordato che gli atti completi della Variante, adottata il 26/05/2008, sono stati inviati alla Regione Lazio il 27.10.2009, quasi due anni fa, e concluso ribadendo che la mozione impegna il sindaco ad adoperarsi presso la Regione Lazio per una veloce e positiva approvazione definitiva della Variante al PRG.
Nel suo intervento l’assessore all’urbanistica Michele Nonni ha espresso la convinzione e la piena disponibilità dell’amministrazione comunale di adoperarsi per una veloce approvazione della Variante al PRG da parte della Regione Lazio. Il Consiglio è stato sospeso per consentire ai capigruppo di concordare delle modifiche alla mozione che ne consentissero l’approvazione da parte di tutti. L’accordo è stato facilmente raggiunto e il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione. Sicuramente un impegno unitario importante per il futuro del paese.

A cura del Gruppo consiliare L’Unione di centrosinistra