domenica 24 luglio 2011

Rifiuti: una scelta contro il Paese

UNA SCELTA CONTRO IL PAESE
La maggioranza respinge la mozione de L’Unione di centrosinistra sui rifiuti.
Blocca i lavori dell’isola ecologica, rinvia sine die la raccolta porta a porta

Nel Consiglio comunale del 14 luglio L’Unione di centrosinistra ha presentato una mozione per far partire la raccolta domiciliare dei rifiuti, differenziati dalle famiglie e ritirati per tipologia direttamente a casa.
Tale metodo garantisce da subito:
  • il 50% di raccolta differenziata, dimezzando i costi della discarica (€300.000,00 l’anno)
  • una maggiore pulizia e decoro del paese, eliminando cassonetti e campane dalle strade
  • il raddoppio del numero degli addetti, favorendo l’occupazione
  • il riciclaggio dei materiali raccolti, con indubbi vantaggi per l’ambiente (minor uso di materie prime e minor inquinamento dovuto alle discariche) e per l’economia (sviluppo delle industrie del riciclaggio e minori spese di approvvigionamento).
La mozione nelle premesse ricostruisce il lavoro svolto dalla precedente amministrazione comunale che ha portato il 6.6.2011 alla firma del contratto con le imprese che hanno vinto l’appalto del SERVIZIO DI RACCOLTA DEI RIFIUTI. Nei primi cinque mesi le ditte devono svolgere il servizio tradizionale e compiere tutte le operazioni necessarie affinché all’inizio del sesto mese (6.11.2011) cominci la raccolta porta a porta: censimento delle utenze domestiche e non domestiche; acquisto delle attrezzature e loro distribuzione gratuita alle famiglie; campagna di informazione ai cittadini.
A oltre un mese dalla firma del contratto, nessuna di queste operazioni è in atto.
Inoltre il 6.5.2011 sono iniziati i lavori per la costruzione dell’ISOLA ECOLOGICA sopra la galleria S. Quirico della A24. Subito dopo, però, i lavori si sono fermati, nonostante il contratto preveda che devono concludersi entro 17 settimane (5.9.2011).
La mozione impegna il sindaco ad adempiere agli atti di propria competenza; a controllare che le ditte rispettino gli obblighi contrattuali assunti e i relativi tempi di realizzazione; a proseguire le Giornate ecologiche; a modificare il Regolamento Albo comunale dei compostatori per consentire l’iscrizione anche ai cittadini che vivono nel centro urbano.
Nel suo intervento l’assessore Nonni ha dichiarato che l’amministrazione condivide l’obiettivo della raccolta porta a porta, ma non è d’accordo sulla localizzazione dell’isola ecologica sopra la galleria San Quirico della A24. I suoi lavori sono al momento bloccati perché la giunta sta verificando la possibilità di costruirla da un’altra parte. Ma se ciò dovesse ritardare di molto la sua costruzione, e di conseguenza l’avvio del porta a porta, l’isola ecologica si farà dove è attualmente prevista.
Questa scelta politica non ha alcun fondamento tecnico e rischia di avere pesanti conseguenze economiche per il Comune e di ritardare di anni l’avvio del porta a porta.
Non ci sono ragioni plausibili per realizzare l’isola ecologica da un’altra parte, ora che sono state ottenute tutte le autorizzazioni, firmata la convenzione con la Strada dei Parchi, sottoscritto il contratto d’appalto con la ditta, iniziati i lavori. Mentre ci sono tantissime conseguenze negative.
Il Comune dovrà annullare il contratto con l’impresa appaltatrice dell’isola ecologica, la quale, come minimo richiederà un risarcimento danni per il non rispetto del contratto. La ditta appaltatrice della raccolta porta a porta vedrebbe rinviato l’inizio del servizio e inoltre dovrebbe svolgerlo con l’isola ecologica distante diversi chilometri rispetto al luogo indicato nel capitolato d’appalto con maggiori costi di personale, di carburante e di mezzi. Pertanto anch’essa vorrà rifarsi verso il Comune sia delle mancate entrate che delle maggiori spese.
E quale sarebbe l’area più idonea?
Il Comune non ha terreni di proprietà. Non ci sono zone a servizi vicine al paese. Quindi o si acquista un terreno agricolo, si fa un nuovo progetto in variante al PRG (la cui approvazione richiede almeno due anni di tempo), oppure si acquista un terreno in zona industriale, lungo la S.P. Empolitana, che costa circa €40,00 al metro quadro per una spesa di 100.000,00 euro. A fronte del costo dell’area attuale equivalente a €1500,00 l’anno in base alla convenzione con la Strada dei Parchi.
Inoltre sarebbero a rischio i contributi della Provincia di €140.000,00 e dell’ANCI di €50.000,00; e non è detto che la realizzazione dell’isola ecologica in una nuova località abbia lo stesso costo di quella sopra la galleria autostradale che è perfettamente pianeggiante e raggiungibile.
Qualsiasi area si scelga non potrà essere più vicina e comoda di quella attuale. Questo comporterà un disagio per tutti i cittadini e le ditte che, invece di fare qualche centinaio di metro, dovranno fare diversi chilometri per raggiungerla. Infine, qualsiasi soluzione alternativa si adotti, passeranno anni prima che la nuova isola ecologica sia progettata, approvata e realizzata.
Di conseguenza sarà rinviato di anni l’inizio del servizio porta a porta.
Perché ritardare, quando potrebbe essere avviato a novembre 2011?
Ma non c’è stato verso. Nonostante l’evidenza dei fatti, la maggioranza ha ostinatamente confermato la sua posizione e ha respinto la mozione dell’Unione.

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