lunedì 25 luglio 2011

Palazzetto dello sport

Palazzetto dello sport: una storia tormentata ma limpida
La precedente amministrazione comunale ha agito nell’interesse pubblico.
Eventi “imprevisti e imprevedibili” hanno condizionato la realizzazione dell’opera. La Regione è stata sempre informata.
I finanziamenti per terminare l’opera sono stati richiesti nella PIT.

Nel maggio 2005 la giunta Scardala chiese un finanziamento per il palazzetto dello sport. A novembre 2005 la Regione accordò un contributo di €450.000,00. Ad aprile 2006 il Comune presentò il progetto per la copertura del campetto della scuola elementare, progetto assentito a maggio dalla Regione.
L’amministrazione Salinetti nell’estate del 2006 valutò che localizzare l’intervento in tale area avrebbe comportato la perdita di un campo all'aperto, migliorato con il manto in erba sintetica, e il restringimento di un metro e mezzo della stradina laterale con conseguenti problemi per la viabilità di accesso al futuro parcheggio dello Stallone. Inoltre le dimensioni del palazzetto sarebbero state inadeguate allo svolgimento di gare omologabili dal CONI. Pertanto, invece di fare un’inutile copia della palestra già esistente presso tale scuola, si decise di realizzare un nuovo impianto più funzionale e rispondente agli interessi della comunità locale. Anche se il finanziamento ottenuto non sarebbe stato sufficiente a completare l’opera.
Questo cambiamento fu proposto sia al progettista sia alla dirigente dell’Area sport e tempo libero della Regione, ottenendo la loro disponibilità a rilocalizzare e riprogettare l’opera e a intendere il finanziamento come primo stralcio di un intervento più ampio.
Il nuovo progetto del palazzetto dello sport, molto più grande e situato a ridosso di tre scuole e del Parco Oudenaarde, in una zona meno congestionata, fu approvato con delibera di giunta comunale n. 153 dell’11.10.2006. Con nota prot. n. 9043 del 12.10.2006 fu trasmesso alla Regione il primo stralcio esecutivo dell’opera insieme alla richiesta di proroga per consentire lo svolgimento della gara d’appalto dei lavori. La Regione concesse la proroga con lettera acquisita dal Comune con prot. n. 1911 del 28.2.2007.
Quindi la ricollocazione dell’opera e il nuovo progetto sono stati fatti correttamente, informandone la Regione e ottenendo il suo assenso.
Poi venne svolta la gara d’appalto e i lavori iniziarono il 18.6.2007. Il progetto prevedeva le opere di scavo, la profilatura della scarpata, la costruzione dei muri e della copertura. Con un secondo stralcio si sarebbero completati i lavori. Purtroppo una serie di “eventi imprevisti e imprevedibili”, come sono stati definiti dal direttore dei lavori e dal RUP, hanno condizionato negativamente questo piano di lavoro.
A fine giugno 2007, durante gli scavi, furono rinvenute una fogna e una condotta di acqua sorgiva. Questo fatto costrinse ad eseguire opere non previste e a rivedere il quadro economico dell’opera.
A novembre 2007 fu la volta del palo e della linea elettrica aerea dell’ENEL che per motivi di sicurezza fu interrata, con altra perdita di tempo e di risorse economiche.
Nel frattempo era stato ottenuto il finanziamento per la messa in sicurezza veicolare e pedonale di via S.Anna, che prevedeva la creazione di un nuovo accesso di via Caduti di Nassiriya, trasformata in un parcheggio capace di ospitare il mercato e la fontana pubblica. Il nuovo accesso da via XXV aprile ha comportato lo spostamento di qualche metro del palazzetto dello sport, ma rimanendo dentro il perimetro dell’area interessata dall’opera, rinunciando allo spazio per il parcheggio del pullman della squadra ospite previsto tra il palazzetto e il parco Oudenaarde. La giunta comunale con delibera n. 140 del 7.10.2008 approvò tale variante al progetto, che prevedeva ancora la parziale edificazione del palazzetto.
Ma il 23 novembre 2008 e i giorni successivi piogge torrenziali provocarono un esteso smottamento del terreno a confine con la scuola S.Anna che costrinse a imprevisti e costosi lavori di rimozione di terra e di costruzione di una palificata di consolidamento lungo tutto il fronte a monte dell’area del palazzetto.
Tutti questi imprevisti - evidenziati dalle relazioni del progettista e direttore dei lavori ing. Simone Orazietti (incaricato dalla giunta Scardala e collega di Pietropaoli) e dal RUP ing. Salvati – hanno comportato legittime revisioni al quadro economico dell’opera, regolarmente approvate, da ultimo con la D.D. n. 425 del 14.9.2009, e inviate alla Regione, che hanno però succhiato i soldi necessari alla realizzazione dei muri e della copertura del palazzetto.
Per terminare la costruzione dell’edificio, la precedente amministrazione comunale nel giugno 2010 ha inserito la richiesta di 451 mila euro nella Progettazione Integrata Territoriale, finanziata con fondi europei per lo sviluppo delle aree rurali. Da allora si è in attesa che la Regione compili la graduatoria finale; in quella temporanea la PIT di Castel Madama era la prima tra le 25 presentate e ammesse.
Questi sono i fatti accaduti.
L’amministrazione precedente ha operato per realizzare un palazzetto dello sport funzionale agli interessi del paese. Eventi imprevisti e imprevedibili hanno obbligato i tecnici e l’amministrazione ad eseguire opere di messa in sicurezza dell’area non previste o molto più imponenti e costose rispetto a quelle progettate. Tali interventi hanno assorbito un’importante fetta del contributo regionale, impedendo la realizzazione dei muri e della copertura del palazzetto. Gli amministratori e gli uffici comunali hanno affrontato le varie e tormentate vicende accadute durante i lavori nel rispetto della normativa, informandone la Regione Lazio.
Ora se si vuole completare l’opera bisogna smettere di fare polemiche pretestuose e mostrare capacità politica e amministrativa.

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